Chi scrive è un cittadino che vive a pochi passi da uno dei simboli più iconici della nostra città: il Monumento al Redentore. Con profondo rammarico, devo denunciare lo stato di abbandono e degrado in cui versa questo importante sito storico e culturale. Le immagini parlano chiaro. Diversi vasi in cemento, presumibilmente parte dell’arredo urbano circostante, giacciono rotti e abbandonati, con piante secche che testimoniano una mancanza di cura prolungata. Poco distante, in un contesto di vegetazione incolta e rifiuti sparsi, si nota un cestino attaccato con una corda sul ramo di un albero, colmo e malridotto.
Salendo verso il monumento, ci si imbatte in una transenna, che non solo deturpa l’estetica del luogo, ma rappresenta anche un potenziale pericolo per i visitatori, in quanto quasi tutta la balaustra che circonda il monumento è ridotta in pessime condizioni. Infine, giungendo ai piedi dell’imponente statua, lo spettacolo è davvero desolante: rifiuti abbandonati, cartoni di pizza, bottiglie di plastica e carte, deturpano la sacralità e la bellezza del monumento. Il monumento al Redentore non è solo una scultura commemorativa, è un pezzo della nostra storia, un punto di riferimento per la comunità e un potenziale attrattore turistico.
Vederlo in questo stato di trascuratezza è motivo di tristezza e indignazione per molti cittadini, e alcuni turisti che visitano il sito. Mi chiedo come è possibile che un luogo di tale importanza venga lasciato in questo modo? Chi è responsabile della sua manutenzione e del decoro urbano circostante? È urgente un intervento da parte delle autorità competenti per ripristinare la dignità di questo monumento.
Sarebbe opportuno una pulizia approfondita dell’area, la riparazione o sostituzione degli elementi danneggiati, una manutenzione del poco verde che esiste, e l’implementazione di misure per prevenire l’abbandono di rifiuti. I cittadini di Caltanissetta meritano di vedere il proprio patrimonio storico e culturale valorizzato e rispettato. Mi auguro che questo appello non rimango inascoltato e che presto il Monumento al Redentore possa tornare a splendere come merita.
Andrea Francesco Paolillo









Penso che chi di dovere dovrebbe a questo punto farsi un esame di coscienza, e se in questo caso la curia si disinteressa fa un torto non solo a noi cittadini ma anche una grave mancanza di rispetto verso nostro Signore Gesù Cristo, perché quel posto non è solamente un belvedere ma un santuario con la presenza di una cappella .
sera ,bhe dare un decoro non sarebbe una cosa male come il redentore ,piazzetta dei marinai dove il simbolo ( l’ancora) e inguardabile come tutto il verde( giallume) e ‘di un degrado spaventoso , sistemare il pavimento ,facile da inciampare e farsi male ,giocano i bambini vanno a passeggiare i vecchietti , magari mettere qualche telecamera visto che quasi tutti vanno in controsenso correndo macchine moto,entrando dalla panineria ,e non devi richiamare nessuno va a finire a scazzottate .
Buongiorno, Le parole del lettore che segnala il degrado e l’ abbandono in cui è ridotto il Redentore e con esso una città, sono impregnate di un evidente malessere che vive sempre più forte tra i cittadini nisseni nel vivere una una città con profonde sacche di degrado. Il Redentore e la mia città, non meritano tale abbandono. Non è segno di salute civile e sociale quando certi amministratori, responsabili del bene pubblico , politici locali, la curia nel caso del Redentore,
e certi cittadini poco inclini al rispetto del bene comune , si rendano responsabili del degrado della città e che i nisseni
paghino le conseguenze delle loro azioni.