La Sicilia lavora meno e guadagna peggio. È questa la sintesi impietosa che emerge dal nuovo studio dell’Ufficio Studi Cgia di Mestre, che analizza le retribuzioni e le giornate effettivamente lavorate nel settore privato in tutte le province italiane. I numeri raccontano una realtà difficile per i lavoratori siciliani, con la regione che occupa stabilmente le ultime posizioni nelle classifiche nazionali.
Nel 2023, la media italiana delle giornate retribuite è stata di 246,1. In Sicilia, però, nessuna provincia ha raggiunto questo valore. Le migliori performance sono quelle di Catania (236,4 giorni), Caltanissetta e Palermo (232), ma il resto del territorio regionale registra valori ben più bassi. Trapani è tra le ultime in Italia con appena 213,3 giornate lavorate, seguita da Messina (214,5), Agrigento (216,2), Ragusa (224,9), Siracusa (224,5) ed Enna (226,5).






