Il Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione Giancarlo Foresta ha tenuto a ringraziare i familiari del giovane di Sommatino, Raffaele Bottalico, morto in seguito a un incidente sul lavoro che si era verificato a San Cataldo. I genitori infatti, dopo che era stata dichiarata la morte cerebrale hanno deciso di donare gli organi. “Si è conclusa nella mattinata di ieri la donazione di organi – spiega il primario Foresta – avvenuta all'ospedale Sant'Elia da parte di un giovane ventiquattrenne di Sommatino ricoverato in urgenza il 7 maggio a causa di una gravissimo politrauma da incidente sul lavoro. La donazione è la conclusione dell'atto di grande generosità della famiglia che ha voluto in questo modo ricordare il giovane. I genitori hanno ritenuto di interpretare la volontà e la grande generosità, la voglia di essere utile, del figlio. I familiari stessi hanno proposto la donazione degli organi del proprio congiunto, onorandone il carattere, l'altruismo e la sensibilità. Hanno così consentito a malati, comunque sconosciuti e lontani, la possibilità di svolgere quella vita che inaspettatamente è venuta meno al loro congiunto”. La donazione è avvenuta nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta con il coinvolgimento del Centro Regionale Trapianti di Palermo, della Direzione medica di presidio, della psicologa aziendale, delle Unità Operative Complesse di Cardiologia, del Laboratorio analisi, del Centro trasfusionale, della Radiologia, del blocco operatorio e del 118 che, “come sempre – dice il primario – si sono tutti contraddistinti per la loro grande professionalità ed umanità, senza badare ad orari. Di grande supporto è stata la stretta collaborazione col dottore Michele Vecchio, primario dell'Unità operativa di Neurologia. È stato un grande lavoro di squadra grazie anche alla Direzione strategica aziendale per il supporto mai venuto meno. Un grazie particolare alla instancabile dottoressa Rita D’Ippolito, rianimatore e coordinatore aziendale per la donazione e il procurement degli organi, ed al dottore Giuseppe Difrancesco, caposala della Rianimazione, al cui enorme impegno di coordinamento si deve la riuscita della donazione. Questo atto di altruismo significa dare significato alla morte, in questo caso la morte traumatica di un giovane figlio e fratello. Arrivare con delicatezza e spontaneità al gesto del dono, al consenso alla donazione, spero e auguro possa essere di consolazione per una perdita indimenticabile. Voglio segnalare, in particolar modo, la grandissima e dignitosa compostezza dei familiari che, nonostante l'inaccettabile perdita, non hanno esitato a proporre di fare vivere ancora il proprio figlio. La scelta di donare i propri organi in caso di morte è assolutamente gratuita e socialmente giusta perché consente di salvare la vita ad altri uomini e restituisce a questi ultimi la dignità di una vita praticamente normale. Sottolineo sempre che tutte le procedure, sia di prelievo sia di trapianto, non comportano alcun guadagno da parte del personale sanitario coinvolto, perché facenti parte dei propri compiti istituzionali”. Le operazioni di prelievo sono terminate nella tarda mattinata di ieri da parte di due equipe di chirurghi prelevatori provenienti dall’Ismett di Palermo e dal Bambin Gesù di Roma. Il giovane sommatinese continuerà a vivere nel nostro ricordo e in quelli che hanno beneficiato di questo grande gesto d'Amore.









grazie a questa Famiglia,io vivo grazie ad una Famiglia come loro non hanno reso vana la morte del loro congiunto. Grazie a a questi Angeli Famiglie e tutti gli Angeli del S.Elia grazie agli Angeli dell’ Ismett dove sono stato operato grazie agli Angeli del Bambino Gesù