Per adesso l’Antenna è salva. Almeno sino al 18 di luglio, data dell’udienza nel merito al Tar Palermo. Il Comitato e l’Associazione Parco Antenna Sant’Anna celebrano con gioia questo risultato, che dimostra come una città, i suoi attivisti, i suoi amministratori, se uniti, possono raggiungere in tempi ristrettissimi i risultati più improbabili. I lavori di demolizione, già avviati, devono essere sospesi immediatamente e vanno poste in essere le misure di sicurezza atte a prevenire possibili rischi.
Questi venti giorni di respiro, vanno usati bene. Noi chiediamo al Comune di disporre senza indugio una controperizia tecnica che possa, al di là di possibili esagerazioni di parte, stabilire con obiettività le reali condizioni della torre strallata e la possibilità di intervenire con una manutenzione straordinaria senza demolizione. Nel contempo, offriamo la nostra collaborazione all’ufficio legale del Comune per difendere le ragioni della permanenza del vincolo, atteso il perdurare delle ragioni storiche e culturali che determinano il pregio del bene e per sfatare la presunta
impossibilità giuridica di procedere – nella eventualità in cui la demolizione dovesse rivelarsi inevitabile – alla sua fedele ricostruzione.
L’esame del testo unico dei beni culturali rivela che la eventualità della ricostruzione di un bene culturale è tutt’altro che vietata – checché ne possa pensare l’Avvocatura dello Stato – considerato che la demolizione e ricostruzione di beni culturali o situati in aree vincolate, come centri storici o aree di interesse paesaggistico, è regolamentata dal Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004).
Non si comprende dunque come possa essere giustificabile la posizione della Soprintendenza illustrata del corso del Consiglio Comunale monotematico del 19 u.s., che ritiene incompatibile l’ipotesi della ricostruzione con la permanenza del vincolo e addirittura ne giustificherebbe la revoca al fine di consentirne la demolizione.
Lotteremo dunque, come facciamo da 13 anni, per dimostrare il diritto di esistere dell’Antenna Rai a Caltanissetta e per valorizzarne le sue potenzialità in termini di attrattività turistica e di ricadute economico sociali per la nostra città e per tutto il territorio dell’entroterra siciliano.
Lotteremo per dimostrare che Rai Way non ha il diritto di essere esonerata dal vincolo culturale dopo che per lunghissimi anni ha omesso i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla torre strallata, compromettendone, in violazione degli obblighi di legge, la sua conservazione. Lotteremo per difendere l’ultimo dei primati di Caltanissetta, sede della antenna più alta d’Italia, di un bene che non è soltanto una preziosa testimonianza della storia delle telecomunicazioni ma che anche, come evidenziato da illustri artisti, una vera e propria opera d’arte. Insieme ad essa difenderemo l’idea del parco urbano di 13 ettari, per il quale il Comune ha avviato le procedure per il ripristino del vincolo urbanistico, e della creazione del museo delle telecomunicazioni analogiche, nella sede ideale della Stazione Rai. E questo sarà soltanto un punto di partenza.
Il presidente e portavoce del Comitato Parco Antenna Sant'Anna
Renato Mancuso









ATTRATTIVA TURISTICA? ma di cosa parlate? quale turismo ha portato l’antenna fino ad oggi? ma poi chi dovrebbe venire a visitare un’antenna, alta, altissima, ma sempre un traliccio di ferro è. Una volta i monumenti erano altro, oggi siamo così poveri che ci attacchiamo anche alle antenne. L’identità culturale di Caltanissetta non è l’antenna, sono le miniere, quelle si che porterebbero lavoro, indotto economico e invece nessuno si batte per loro, ci si batte per un traliccio. Non è la torre Eiffel, RASSEGNATEVI!
buongiorno, una semplice riflessione rivolta sia a chi ha a cuore l’ antenna di Caltanissetta , sia a coloro che la vorrebbero abbattere. Un opera che può essere d’esempio è la torre Eiffel, una torre metallica alta 312,28 m. completata nel 1889 in occasione dell’ Esposizione universale, era destinata ad essere smontata dopo i 20 anni dalla sua costruzione. l’infatuazione per la torre fu tale che si decise di non abbatterla. oggi la torre Eiffel è il monumento più famoso di Parigi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia. Mi chiedo. e Vi chiedo, a chi giova abbattere la nostra antenna? la demolizione di un simbolo sarebbe un ulteriore smacco per la nostra Città. I vari progetti per riqualificare l’ area con parco e museo annesso che potrebbero finanziare la sua manutenzione .
.promuovendo il turismo, iniziative di ogni genere che creano lavoro e impiego di persone questo è uno dei tanti motivi validi per non abbattere questo monumento. Caltanissetta, per chi non lo sapesse, è anche conosciuta per questa opera alta 286 m.etri, che detiene il primato di struttura più alta d’Italia.