Arriva oggi in libreria “Il sale dei morti”, il giallo di Salvatore Falzone ambientato in provincia di Caltanissetta. Il romanzo – pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Neri Pozza – ha per protagonista Ernesto Vassallo, medico ortopedico di 49 anni, di ritorno in Sicilia dopo anni di lontananza. Un ritorno che per Vassallo si rivela fin da subito come un’esperienza dolorosa e struggente, fatta di continue rivelazioni che hanno a che fare col mistero del tempo e della memoria. Ernesto si muove infatti tra ricordi risvegliati e fantasmi di una vita che non immaginava potessero avere un legame tanto forte con il presente e con il delitto su cui si ritrova a indagare.
Già, perché nella “valle del sale”, chiamata così per via della miniera dismessa, ormai solo un groviglio di ferraglia arrugginita e calce sbrecciata che il sole del tramonto infiamma sul fianco della collina bianca, il medico trova per terra il corpo di Youssef: giovane marocchino, giardiniere e poeta, conosciuto nel centro per immigrati dove Ernesto presta servizio come medico. Nel paese dell’entroterra siciliano in cui è ambientata la storia e di cui si conosce solo la prima lettera (T.), la morte di un extracomunitario non è una priorità per nessuno, non per il commissariato, non per la stampa, non per politici e politicanti. Per Ernesto Vassallo, invece, scoprire la verità sul delitto diventa una questione di sopravvivenza. Comincia così un viaggio all’interno dei misteri che si perdono nelle viscere della miniera e, nello stesso tempo, nei meandri di una comunità dove la verità è sistematicamente rimossa.
Alcuni luoghi del romanzo (che secondo l’autore “sono reali e irreali nello stesso tempo, esistono e non esistono in quanto luoghi letterari e trasfigurati”) sono chiaramente riconoscibili. Tra questi la miniera Bosco con le sue pulegge consunte e il villaggio operaio, l’ex sanatorio Dubini con la sua “aria da cartolina primo Novecento da stazione termale”, il circolo del tennis e il vecchio ospedale di Caltanissetta, il quartiere Forca e la torre civica di San Cataldo, la contrada Paradiso tra San Cataldo e Serradifalco, e soprattutto la campagna dell’entroterra siciliano che l’autore descrive con precisione e lirismo. Anche i nomi dei personaggi sono tipicamente “nostrani”: il commissario Sergio Lacagnina, l’imprenditore Nino Martorana, l’onorevole Mastrosimone, il geologo Lauricella, l’ingegnere Cammarata, il pastore Tirrito, il senatore Russo, il giornalista Fabrizio Naro, il proprietario della trattoria Filippo Carrubba, l’ex preside Pignatone.
Ma il noir di Falzone è anche un romanzo esistenziale. Sarà proprio l’omicidio di Youssef a trascinare il protagonista Ernesto Vassallo, scapolo irrequieto e disincantato, nella propria profondità proprio mentre prova a risolvere il giallo. “Un giallo sorprendente di atmosfere sciasciane – scrive il critico letterario Massimo Ondofri -, un innovativo contributo alla storia di un genere letterario sempre più popolare”.








