“Non posso dimenticare il fatto che già nel 2000 si parlava di condutture colabrodo e oggi sembra ancora tutto fermo a 25 anni fa. Ero ancora a Pistoia quando mi hanno detto dell'esposto in Procura del sindaco Walter Tesauro. Come capirete bene il prefetto non ha una competenza specifica però il prefetto si occupa un po’ di tutto e quindi approfondirò anche questo problema”. Così il nuovo prefetto Licia Messina, ieri durante l'incontro con i giornalisti, sul tema dell'emergenza idrica a Caltanissetta. “Così – ha continuato – come mi colpisce il tema dei rifiuti, percorrendo la Ragusa-Catania ho visto che le strade erano piene di immondizia”. Il prefetto, accompagnata dal suo staff ieri ha fatto il punto con i giornalisti su alcune delle tematiche più importanti per i cittadini di Caltanissetta. Al prefetto è stato fatto anche notare che, nonostante gli incontri con i sindaci da parte di chi l'ha preceduta, in molti casi non sono state fatte rispettare le ordinanze sulla pulizia dei terreni al fine di scongiurare gli incendi. E in questi ultimi giorni, con il vento di scirocco e il caldo torrido, sono decine i roghi che hanno devastatato le campagne del nesseno nonché la Sughereta di Niscemi. A tal proposito il prefetto Licia Messina ha sottolineato che incontrerà i vigili del fuoco e i sindaci mercoledì mattina. Poi il prefetto ha aggiunto “un tema che ho sviluppato molto a Pistoia, sebbene la Toscana sia molto diversa dalla Sicilia, è l'attenzione per i giovani: in particolare le devianze e il bullismo. Questo è il tema che turba la tranquillità di tutte le comunità da Sud a Nord”. E infine su Gela il prefetto ha espresso particolare vicinanza alla comunità. “Gela ha un mare bellissimo – ha detto – e non vi nascondo che sono una frequentatrice del mare di Gela visto che è più vicino a Piazza Armerina di quanto lo sia a Caltanissetta”. Infine “sul centro storico di Caltanissetta e la scarsa frequentazione – ha concluso – questo dipende dai cittadini. Sono loro che devono vivere la loro città. Se i cittadini non sentono la piazza come una cosa loro questo non dipende né dalle amministrazioni né dalle forze dell’ordine”.








