Sono appena rientrato da un viaggio nei paesi baltici e passeggiare per le strade di Tallinn, Riga o Vilnius colpisce subito: ordine, pulizia, rispetto per gli spazi comuni. Nessuna carta o mozzicone di sigaretta per terra, nessun rifiuto abbandonato, nessuna sensazione di trascuratezza. Poi si torna a Caltanissetta e il contrasto è netto. Erbacce “Amazzonia style” ed escrementi che invadono i marciapiedi, sacchetti di spazzatura lasciati qua e là, muri imbrattati, cestini (a trovarli) traboccanti, aiuole adibite a discarica, crateri nel manto stradale, angoli in cui è calato l'oblio, vie e interi quartieri dove l'indigeno viene repentinamente catapultato, come per una deformazione spazio temporale da far invidia a Star Trek, in pieno Maghreb. Un degrado diffuso, ormai parte del paesaggio quotidiano al quale il nisseno si è assuefatto: quasi nessuno ci fa più caso, come se fosse ineludibile, parte congenita del proprio DNA. Nelle capitali baltiche, invece, il senso civico è tangibile, gli spazi pubblici sono curati perché le persone li rispettano, li sentono propri: è cultura condivisa e quotidiana. A Caltanissetta sembra mancare proprio questo: appartenenza, responsabilità partecipativa, rispetto per ciò che è di tutti. Senza questi elementi, il degrado si accumula giorno dopo giorno, senza che nessuno lo metta davvero in discussione. E non è solo una questione estetica. Il disordine fuori si insinua dentro: alimenta rassegnazione, sfiducia, rabbia mista ad apatia: fa sembrare tutto provvisorio, trascurabile, già perduto in una vorticosa genesi perpetua di abulia. Altrove, a poche ore di volo, ci sono popolazioni che, pur con un passato difficile e meno mezzi a disposizione, hanno costruito un presente fatto di decoro, efficienza, rispetto, che inevitabilmente si riflette in misura positiva sulla qualità della vita e sullo stato d'animo delle persone. Non è un sogno, è un altro modo di vivere condividendo regole e valori. Caltanissetta può essere diversa: ma il cambiamento deve partire da chi la abita, ogni giorno.
Antonio Terrasi
Lettore di Seguo News di ritorno dai paesi baltici: “Il confronto con Caltanissetta è impietoso. Da loro decoro e pulizia, da noi rifiuti e degrado ovunque”

17 commenti
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ti potevi rimanere li
senza dover andare così lontano, Trentino Alto Adige, un abisso, organizzazione, servizi, pulizia, cura del bene comune.. tutto l’opposto della nostra Sicilia.
Condivido in toto quanto scritto dall’ autore di questo articolo.
Aggiungo che pari esempi di civiltà e decoro sono riscontrabili nei paesi scandinavi, mie mete privilegiate di vacanza.
Grazie per la sua testimonianza.
Sorvolo sul provincialismo e ristrettezza di orizzonti riscontrabili in questa città.
Penso sia il livello massimo di provincialismo quando si torna a CL per sottolinearne sempre i difetti. Certo che CL ha tanti difetti, ma vengono i brividi pensare che una persona fa un viaggio, torna a CL e fa pubblicare un articolo del genere. E’ come le persone che per l’estate tornano a CL , sottolineandone i difetti e dicendo quando invece è bello vivere a Milano (etc.) e in tante altre città…che tra l’altro fanno super cagare.
giusta osservazione…e magari questi sono quelli che buttano le sigarette per terra e parcheggiano in terza fila per prendere il pane…certo CL non è Bolzano o Tallin ma vi assicuro che c’è di peggio….certo dobbiamo migliorare lo ripeto …
quelli a cui si riferisce lei, gli incivili, purtroppo non si accorgono della differenza tra una città tenuta bene e una come la nostra, e cmq non mi riferisco solo a CL, ma alla sicilia in generale, basta andare in giro per le città, tutte indistintamente. per accorgersi dello stato in cui si trovano.
Ma fa veramente tanto male constatare che esistono realtà migliori al di fuori di questa città?
No, non penso proprio che sia provincialismo sottolineare pubblicamente le oggettive differenze tra città mal tenute e posti civili, né può essere consolatorio pensare che tanto chi ha visto di meglio di questa città sia un incivile a sua volta.
È un ragionamento che non poggia su alcuna base logica.
Anz,i chi vede altre realtà e sottolinea le carenze di questa città è tutto tranne che un provinciale.
È una persona civilissima, che riesce a vedere oltre al proprio naso e ha sete di conoscenza al di fuori dei propri confini.
Chi resta chiuso nei propri orizzonti tacciando gli altri di ipotetici comportamenti non conformi al decoro senza avere alcuna evidenza su cui badare il proprio assunto, , beh, mi genera davvero parecchie perplessità.
Alcuni vanno o sono andati all’estero per studiare, non solo per vacanza, e hanno lo stesso shock culturale al contrario tornando in questa città.
Inutile negare questo dato di fatto cercando di svicolare.
citta del 2 M….
Munnizza
Maunzisi
Il degrado di Caltanissetta, così come di gran parte della Sicilia, merita di essere affrontato e portato alla luce. Ignorarlo o evitare di discuterne non fa che alimentare il problema.
È proprio come dice, sono d’accordo.
Tenere il prosciutto sugli occhi e minimizzare i problemi oggettivi di questa città o, peggio, fare finta che non esistano affatto accusando di inesistente inciviltà chi incivile non è mai stato e ha sempre rispettato le regole, si commenta da sé.
Chi parla così accetta quello che ha intorno e non vuole cambiare in meglio, a quanto sembra.Davvero appiattimento preoccupante e, spero, non irreversibile.
Ci sono persone che abitano in questa città per motivi che non sono tenuti a dire, ma non ne sono affatto entusiasti proprio a causa di disservizi e carenze vari.
È giusto palesare anche pubblicamente tale malcontento.
Paragonare le tre capitali baltiche alla nostra piccola città alla periferia dell’Europa è quantomeno impietoso se non privo di senso; è cumu paragonari patati cu cipuddi. Capisco la scarsità di notizie, ma pubblicare qualsiasi cosa vi si mandi non fa onore al giornalismo. Saluti da un assiduo lettore.
Le assicuro che il paragone regge, anche se paragonata a città più piccole e sconosciute, fuori dalla Sicilia, il degrado di Caltanissetta resta imbattuto.
Fa assolutamente onore al giornalismo pubblicare un articolo di un lettore dalla mente aperta e capace di riconoscere il degrado in cui versa questa città.
Lo stesso succede nel mio caso.
Voler conoscere altre realtà ed essere capaci di fare paragoni in modo così ben articolato non è da tutti.
La conoscenza del mondo esterno è fondamentale.
Chiudersi nei propri ristretti orizzonti e non voler o saper vedere tutte le mancanze della realtà in cui si vive fa solo tristezza, ma se a certi i va bene così, non migliorerà mai niente.
Già i soli disservizi idrici sono segno di declino di civiltà e la scusa che non piove/ non ha piovuto o altro non reggono più (solo per fare un esempio).
Mi scusi, Emanuele, il mio commento è in risposta al Sig.Nino.
io le posso assicurare che in Sicilia esistono PAESI ( non città) che sono delle vere e proprie BOMBONIERE. GANCI MILAZZO ERICE NOTO …. Citta come Palermo Catania Caltanissetta Agrigento regna il CAOS totale… colpa di chi ci abita? colpa di chi l’amministra? Non so rispondere, però i fatti PARLANO CHIARO. Non mi si condanni però l’articolo del nostro concittadino… perché la CLASSUFICA PUBBLICATA DAL SOLE 24 ORE dove siamo collocati ULTIMI non la contesta NESSUNO….e li è chiaro di nuovo che in città ci sono ancora MAUNZISI
Ho letto i commenti: chi li ha scritti guarda il dito invece della luna.
Forse questi lettori, come nella storia della rana e dell’acqua bollente, non si accorgono da cosa sono circondati. La sporcizia, i fuochi di artificio per le strade a mezzanotte per festeggiare i compleanni, le moto truccatissime e rumorosissime che impennano tra il traffico, le strisce pedonali usate come parcheggi, i posti per i disabili occupati da persone abilissime, il guidare con il telefono in mano con il viva-voce come se fosse prudente e/o legale, i cumuli di immondizia che vanificano l’ottimo lavoro di Dusty e tanto altro.
Chi non vede queste cose lo fa perché si è abituato oppure, anche peggio, perché è tra i “colpevoli”.
Il campanilismo è apprezzabile se ben riposto. Caltanissetta sarà pure una bella cittadina, ma i suoi cittadini (ovviamente non tutti, ci mancherebbe) spesso la maltrattano.
Ma se vogliamo far finta che tutto va bene, facciamolo pure 🤷🏻♂️
ma perche nn rimaneva nei paesi baltici al posto di paragonare caltanissetta per me qualche persona il degrado c’è la nel cervello