Nissa sconfitta di misura dalla Reggina. È bastato un gol di Ferraro, con deviazione non determinante di Megna, al decimo minuto per regalare la vittoria ai calabresi. Un inizio titubante della squadra di mister Di Napoli che mentre studia compassata e attendista la partita subisce il gol su una disattenzione difensiva. Superato il trauma psicologico, dovuto alla doccia fredda, la Nissa si organizza e si rende protagonista di una buona reazione che tuttavia non si concretizza a causa di tre clamorosi errori degli attaccanti. Prima De Felice, poi Diaz, infine Kragl sbagliano tre occasioni da gol in modo davvero incredibile. Quasi una galleria di orrori francamente non degni di una squadra che ambisce alla lotta per i primi posti. Tuttavia alla fine del primo tempo il risultato appare decisamente bugiardo, avendo la Nissa dominato creando le suddette limpide occasioni sciaguratamente sprecate. La Reggina va al riposo con un vantaggio realizzato con l'unico tiro in porta. Nella ripresa torna in campo una Nissa priva di idee e di gioco, incapace di rendersi pericolosa. La Reggina, non apparsa affatto superiore, si limita a controllare con mestiere la partita, rendendosi protagonista di vergognose manfrine per perdere tempo, sfiorando anche il raddoppio. Preoccupante l'incapacità dei biancoscudati di mettere anche un minimo di pressione ai calabresi nei minuti finali. Finisce così con una sconfitta per 1-0 la prima insidiosa trasferta del campionato. Una sconfitta alla seconda giornata non può certo costituire un verdetto significativo. Ancora siamo agli inizi e tutto può succedere. Tuttavia alcune indicazioni, che superano abbondantemente le mere sensazioni, si possono trarre. Se il buongiorno si vede dal mattino non si può non constatare la preoccupante assenza, per larghi tratti delle gare finora disputate, di un'organizzazione di gioco. Desta allarme l'incapacità di segnare su azione, gli unici due gol fatti fino ad oggi sono stati segnati su rigore. La squadra appare lenta e macchinosa e alcuni giocatori che sono arrivati preceduti da grande fama e curriculum di pregio appaiono del tutto appesantiti e fuori forma. Il dato più preoccupante è costituito dall'atteggiamento complessivo in campo. Ad oggi la Nissa si presenta come una squadra priva di cinismo, cattiveria agonistica, voglia di vincere. Il comun denominatore degli svarioni difensivi e dei clamorosi errori in attacco è costituito anche da leggerezza e scarsa concentrazione. Alcune dichiarazioni sentite dopo la sconfitta subita in casa, per la prima volta nella storia, ad opera della Sancataldese, hanno suscitato la sensazione che alcune componenti non abbiano incamerato nella dose giusta gli stimoli dell'ambiente. È giusto isolare il gruppo squadra dalle pressioni e dai pettegolezzi che inevitabilmente circondano il calcio ma è anche doveroso incarnare totalmente le speranze e le aspettative dei tifosi e della società: si chiama appartenenza e si vive con orgoglio. L'atteggiamento di sufficienza non è un ingrediente consigliato per raggiungere le vittorie. Nessun collettivo, pur eccellente dal punto di vista tecnico, raggiungerà obiettivi importanti senza umiltà, sudore, voglia feroce di superare l'avversario. La Reggina oggi, pur rivelandosi del tutto alla portata della Nissa, ha messo in campo esperienza e mestiere, ottenendo davvero il massimo col minimo sforzo. Esattamente il contrario della Nissa. Va detto che i padroni di casa hanno potuto mettere a frutto tale atteggiamento grazie a quello che sembra essere una costante di questo campionato. Mi riferisco ad arbitraggi che consentono di giocare praticamente la metà del tempo regolamentare, grazie ad ostruzionismi e simulazioni vergognose, senza intervenire con la dovuta energia. Infine un'altra indicazione da non trascurare sta nel fattore fortuna che non sembra affatto giocare a favore della Nissa. Ma è anche vero che la fortuna aiuta gli audaci…
Rombo di tuono
Nissa sconfitta a Reggio Calabria: i biancoscudati abulici e privi di cinismo soccombono contro un’avversaria che mette il mestiere in campo

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Questo risultato negativo della Nissa non e’ altro che la conferma dell’attegiamento di supponenza della squadra.
Si spera in un recupero dei risultati delle altre partite in calendario.Speriamo anche che il presidente Giovannoni non si stanchi e mandi tutto baracca e burattini.
Io da nisseno puro sangue tifero’ sempre e comunque: FORZA NISSA!
su na beata M