La disputa di un turno di campionato infrasettimanale del campionato di serie D fornisce lo spunto per alcune brevi riflessioni. Voglio specificare che sono le considerazioni di un semplice cittadino, innamorato della sua città e appassionatamente tifoso della squadra di calcio della stessa. Mi sono interrogato sul contesto nel quale opera la Nissa per valutare se l'azione di chi investe risorse economiche ed imprenditoriali venga adeguatamente sostenuta. Nel nostro specifico caso ho esaminato il contesto esterno ed interno per capire se le opere e le intenzioni del presidente Giovannone vengano adeguatamente sostenute. Per quanto riguarda i fattori esterni mi limito a segnalare quanto siano dannosi e frustranti i divieti che impediscono alle persone pacifiche e perbene di seguire le squadre in trasferta. Di questo argomento mi occuperò successivamente, dedicando un approfondimento specifico, trattandosi di un aspetto di grande rilievo sia sotto il profilo delle ripercussioni economiche sulle società calcistiche sia sotto il profilo, di rilevanza costituzionale, della lesione di diritti e libertà individuali. Oggi preferisco soffermarmi sullo scenario interno evidenziando dei limiti e delle carenze nelle azioni di supporto che potrebbero provenire dalla politica cittadina. Limiti e carenze che evidenzio senza alcun intento di speculazione politica, anche perché si ripetono nel tempo accomunando amministrazioni di diverso colore. Tralasciando riflessioni relative ad eventuali azioni di supporto diretto alla squadra, ad esempio con una sponsorizzazione che potrebbe propagandare in tutto il Meridione d'Italia la nostra settimana santa, basta fermarsi sulle azioni riguardanti le condizioni dello stadio Tomaselli per cogliere la grave inadeguatezza delle stesse. Non voglio approfondire l'argomento delle condizioni generali dell'impianto. Esso versa in un evidente degrado e subisce una grave obsolescenza che rischia, in mancanza di interventi di seria ristrutturazione, di renderlo in tempi brevi inagibile. Ma in proposito credo che l'amministrazione comunale stia tentando di accedere a dei fondi nazionali che consentirebbero di risolvere il problema. È evidente che speriamo tutti nel buon esito di questi intendimenti. Ciò che non riesco ad accettare è invece l'incapacità di risolvere in tempi accettabili anche i più banali problemi capaci però di avere notevoli ripercussioni negative. Domani la Reggina, al momento una delle principali concorrenti per la vittoria finale, giocherà la sua partita in notturna. Ciò comporta evidenti vantaggi in quanto consente ai tifosi di recarsi allo stadio dopo l'orario di lavoro. Vantaggi di cui non può godere la Nissa perché tre anni non sono bastati per sostituire 14 fari dell'impianto di illuminazione dello stadio. Cominciai io, quando ebbi l'onore di fare il presidente, a chiedere la suddetta sostituzione all'ex sindaco Gambino e ho continuato, da semplice tifoso e cittadino, a chiederlo all'attuale amministrazione. Ma queste umili e accorate richieste sono rimaste del tutto prive di ascolto. E ciò provoca amarezza. Domani le difficoltà dei tifosi legate all'orario lavorativo saranno aggravate dalla presenza delle giostre nel parcheggio del Tomaselli. Anche questa una concomitanza infelice che si ripete e che poteva essere evitata. Queste osservazioni non hanno alcun intento polemico ma soltanto lo scopo di sollecitare la politica cittadina tutta a sostenere con maggiore efficacia il presidente Giovannone che ha scelto Caltanissetta per un progetto che può dare grande lustro alla città.
Sergio Iacona
L’avvocato Iacona: “Domani la Nissa non potrà giocare in notturna come la Reggina, sarebbe bastato negli anni sostituire i fari”

2 commenti
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Ora basta con questa barzelletta dei fari…già sentita dire diverse volte.
Il Comune deve fare manutenzione impianto.
Aspettiamo ancora la gradinata aperta….per mancanza collaudo e autorizzazioni varie
🥱
500 parole quando ne sarebbero bastate 50:
“La Nissa resta penalizzata da stadio obsoleto, fari mai sostituiti e gestione logistica carente. Le istituzioni cittadine non hanno saputo risolvere neppure i problemi più banali, ostacolando tifosi e società. Servono interventi rapidi e concreti per sostenere il progetto Giovannone e valorizzare un’opportunità di crescita per Caltanissetta.”