Domani alle 15 la Nissa affronterà al Tomaselli il Castrumfavara. Una partita che suscita sempre grande interesse tra i tifosi essendo un sentito derby che fino a due anni fa era decisivo per la vittoria del campionato. Ma al fascino della rivalità campanilistica si aggiunge il peso dei tre punti in palio. La Nissa, dopo la fondamentale prova di forza data sul difficilissimo campo della diretta concorrente Gelbison, cerca continuità mirando alla prima vittoria casalinga. Un compito alla portata della corazzata allestita dal presidente Giovannone e dal direttore sportivo Ernesto Russello ma che dovrà passare dall'esame di un Favara che ha cominciato molto bene il suo cammino sconfiggendo sul suo terreno la favorita Reggina. Necessario dunque non sottovalutare un avversario ostico e motivato che ha una buona tradizione sul campo nisseno. Mister Di Napoli dovrà scegliere, tra i tanti disponibili, gli uomini migliori per dosare nella giusta misura tecnica e grinta. Purtroppo il clima che precede l'incontro viene avvelenato da molteplici polemiche. Alla tifoseria favarese è stata vietata la trasferta con un ulteriore divieto che francamente appare immotivato ed eccessivo. Ormai il diritto alla libera circolazione è sempre più penalizzato da una serie di restrizioni che rischiano di uccidere il calcio minore. Sono infatti molto negative le ripercussioni economiche di tali divieti sulle società e lo spettacolo ne risente molto. Certo nel momento in cui la proibizione delle trasferte, una misura che finisce col fare pagare un ingiusto conto a chi non ha alcuna colpa, diventa l'abituale criterio di gestione delle partite si rischia di scoraggiare chi investe nel calcio di provincia. Al divieto si aggiunge la presenza delle giostre sul piazzale antistante lo stadio. Una presenza che ha indotto al divieto di ingresso nella curva nord, abitualmente occupata dai tifosi organizzati della Nissa che non hanno gradito la decisione preannunciando che non entreranno del tutto allo stadio. E pensare che quella di domani avrebbe potuto essere una festa in prossimità delle celebrazioni per il patrono della città. Se fossero stati istallati i fari dell'impianto di illuminazione dello stadio la partita di sarebbe potuta disputare in notturna, così come avverrà a Reggio Calabria con la possibilità di andare allo stadio anche per chi lavora. E se le giostre fossero state collocate al Foro Boario non si sarebbe posto il problema dell'ingresso in curva nord. Sarebbe rimasto il divieto ai tifosi favaresi ma questo si colloca in un contesto più ampio che necessiterebbe di una vera e propria lotta politica e giuridica portata avanti da tutte le società di calcio italiane. Intanto speriamo in una vittoria che avvicini le posizioni di vertice.
Rombo di tuono
La Nissa scende in campo contro il Castrumfavara in cerca della prima vittoria casalinga, a precedere l’incontro le polemiche sui divieti

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e se invece la partita non si giocasse e le giostre andassero a vfncl ??? non saremo tutti più contenti?