Si è presentato al corpo di guardia della Questura minacciando l'agente lì in servizio con un coltello. I poliziotti della sezione volante hanno tratto in arresto un ventenne nella flagranza di reato di resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Sabato sera il giovane, di nazionalità straniera, attualmente sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, si è presentato al corpo di guardia della Questura chiedendo all'agente lì in servizio di essere arrestato poiché non voleva causare dolore a nessuna madre dell'eventuale morte del proprio figlio causato dalla sua volubilità.
Successivamente estraeva un coltello dalla tasca brandendolo all'indirizzo del poliziotto profferendo le seguenti frasi: “non scherzo, sono serio, me la prendo col primo che passa” e, indicando il coltello, “this is for you” (questo è per te). L'agente del corpo di guardia dava subito l'allarme alle volanti che sono intervenute rapidamente in Questura in suo ausilio e visto che il ventenne non ottemperava all'ordine di disfarsi del coltello, ma anzi lo estraeva brandendolo al loro indirizzo, lo hanno immobilizzato col taser, rendendolo inoffensivo. L'arrestato, in un primo momento, è stato condotto in ospedale per eseguire accertamenti sul suo stato di salute, quindi, su disposizione del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica, è stato accompagnato alla Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità giudiziaria. La responsabilità dell'arrestato, in virtù del principio di non colpevolezza, sarà accertata solo in seguito a sentenza definitiva.









“risorse” (cit.)
Episodio gravissimo.
Purtroppo, ormai da parecchio tempo, a Caltanissetta si assiste ad una inesorabile involuzione dei canoni di convivenza civile e non si parla solo di condotte messe in atto da stranieri, ma da parte di comuni cittadini.
Anche un nonnulla e qualsiasi pretesto possono far scaturire abnormi reazioni verbali, frutto di menti (verosimilmente non del tutto lucide in partenza) già predisposte all’alterco e non educate ad una rispettosa interazione con gli altri.
Qui lo svolgimento dei fatti sembra essere molto inquietante e riconducibile, a mio parere, ad alterate condizioni psicofisiche di questo soggetto
Per fortuna, ciò è accaduto in presenza di professionisti addestrati a fronteggiare situazioni delicate e in possesso di mezzi di difesa di cui altri cittadini inermi sono sprovvisti.
In effetti, ormai nelle strade di CL c’è da avere davvero paura, troppe menti “surriscaldate” e troppa rabbia in giro.