La delibera regionale sulla riprogrammazione del Fesr (fondo europeo per lo sviluppo regionale) è chiara : oltre 250 milioni di euro che l’Europa mette a disposizione per appianare il gap tra le aree più sviluppate e quelle meno saranno riprogrammati per promuovere la mobilità militare nell’unione e rafforzare la preparazione civile
Questo è quanto è stato scritto sul programma fesr approvato dalla Giunta Regionale lo scorso 3 ottobre.
“Basta fare semplicemente due conti e comprendere che i fondi che dovevano servire ai nostri territori per lo sviluppo e come investimento per migliorare le condizioni di vita delle persone saranno destinate ad opere per fini militari – La segreteria generale Cgil di Caltanissetta Rosanna Moncada -Siamo di fronte all’ennesima decisione di un governo regionale che all’indomani delle manifestazioni di piazza per la pace che hanno coinvolto migliaia e migliaia di persone in tutte le province siciliane e del resto del Paese, piuttosto che pensare allo sviluppo del nostro territorio si dimostra ancora una volta succube di una politica nazionale ed europea che ha come priorità il riarmo e la guerra”
Continua la Moncada: “Ed è raccapricciante assistere a scene come quelle che abbiamo visto a Palermo qualche giorno fa, dove si è messo in atto un vero villaggio della violenza alla presenza dell’esercito che mostrava ai bambini le armi come se fossero giocattoli per incentivare quella cultura della violenza o meglio per cominciare quella preparazione civile a partire dai bambini
La guerra non è un gioco , l’articolo 11 della costituzione italiana recita che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli o di risoluzione delle controversie internazionali. Questo significa che l’Italia non può fare guerre offensive o di conquista ma si impegna a promuovere la pace e la giustizia e laddove qualcuno abbia la faccia tosta di dire che abbiamo il dovere di difenderci, la domanda che sorge è questa: da chi dobbiamo difenderci?
Di certo la pace è l elemento imprescindibile per assicurare diritti e permettere alle persone di poter migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro Senza la Pace non vi è libertà, lavoro e diritti
E pensare di distogliere risorse alla sanità all’istruzione all’infrastrutture e’ la vera minaccia che il nostro Paese sta subendo giorno dopo giorno”.







