(Adnkronos) – Il "tema principale" della missione di Volodymir Zelensky negli Stati Uniti è quello della fornitura di missili Tomahawk, ha reso noto una fonte autorevole del governo ucraino citata dall'Afp. Il presidente dell'Ucraina, che arriverà oggi a Washington, e domani sarà ricevuto da Donald Trump alla Casa Bianca, nelle prossime ore incontrerà anche rappresentanti delle industrie della difesa. "Si tratta di capire quanto i rifornimenti saranno effettivamente possibili", ha sottolineato la fonte. La Russia "farà tutto" per garantire la propria sicurezza se gli Stati Uniti trasferiranno i missili a lungo raggio Tomahawk all'Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La dichiarazione arriva un giorno prima dell'incontro tra il presidente Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Washington, dove i due leader dovrebbero discutere della richiesta di missili da parte dell'Ucraina. Il possibile trasferimento dei Tomahawk a Kiev ha suscitato l'avvertimento da parte del Cremlino circa "un nuovo livello di escalation". "I nostri militari sanno cosa fare; hanno il potenziale militare e tutte le capacità necessarie. Faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza del nostro Paese", ha dichiarato Peskov ai media russi. Gli Stati Uniti stanno valutando se fornire all'Ucraina i Tomahawk, che hanno una gittata fino a 2.500 chilometri e che consentirebbero a Kiev di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Il missile, progettato per attacchi di precisione, darebbe all'Ucraina la possibilità di colpire centri di comando, centri logistici e altri obiettivi militari nella Russia occidentale e persino negli Urali. Il presidente ucraino ha ripetutamente fatto pressione su Washington affinché fornisca l'arma, definendola un passo necessario per rafforzare la difesa dell'Ucraina e costringere Mosca a tornare al tavolo dei negoziati. "In questo momento è importante inviare un segnale che l'Ucraina sarà rafforzata con tutti i mezzi possibili. E questo è uno di quei mezzi che per me è importante: i Tomahawk", ha dichiarato l'8 ottobre. "Sui Tomahawk all’Ucraina, Trump sta bluffando" dice in un'intervista al 'Corriere della Sera' Dmitrij Suslov, vicedirettore del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola Superiore di Economia e consigliere del Cremlino per la politica estera. "È difficile per Mosca assumere che gli Usa forniscano missili da crociera basati a terra, perché di questo si tratta nel caso dell’Ucraina, che non ha navi o sottomarini adatti. Fino a oggi, infatti, non li hanno mai forniti a nessun Paese europeo alleato. Solo l’anno prossimo, secondo una decisione presa dall’amministrazione Biden, i Tomahawk dovrebbero essere consegnati alla Germania", osserva. "Sono missili a medio raggio", ricorda ancora. "Significherebbe una sostanziale escalation, tanto più che non possono essere usati senza la presenza di personale americano sul campo: il loro impiego implicherebbe il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto, in contraddizione con tutte le dichiarazioni di Trump sulla deescalation e le sue diverse priorità. Per questo la consideriamo una campagna di pressione, che non potrà funzionare". "I Tomahawk – avverte infine – non cambierebbero la correlazione delle forze sul terreno, non sono l’arma magica che rovescia le sorti del conflitto. Ma politicamente, sarà la fine irreversibile di ogni dialogo con la Casa Bianca sul tema Ucraina".
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, fonti Kiev: “Zelensky in Usa per chiedere fornitura di Tomahawk”. Cremlino: “Se glieli danno ci difenderemo”

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