Il sospetto è che la discussione che avrebbe spinto Paolo Taormina a uscire fuori dal locale della sua famiglia sia stata una trappola. Nessuna rissa, dunque, ma solo una finta lite per indurre la vittima ad andare all’esterno del pub. È quanto ipotizzano gli inquirenti che stanno cercando di mettere insieme gli ultimi tasselli dell’omicidio del ventunenne assassinato la notte tra l’11 e il 12
ottobre nel cuore della movida palermitana.
Del delitto è accusato Gaetano Maranzano che ha confessato sostenendo di ave agito d’impeto perchè il ragazzo, con cui aveva avuto discussioni mesi prima perchè aveva importunato la
sua donna sui social, lo aveva rimproverato davanti a tutti mentre all’esterno del locale c'era una lite. Ma le immagini delle videocamere della zona racconterebbero una storia diversa perchè i protagonisti della presunta rissa, compreso il giovane che sarebbe stato preso a schiaffi dagli amici dell’omicida, fino a un attino prima dell’intervento di Taormina, ridevano e chiacchieravano.








