Apprendo con molta preoccupazione, come tanti cittadini nisseni, che alcune possibili vicende societarie di TELECONTACT potrebbero mettere a rischio trecentocinquanta posti di lavoro degli operatori che lavorano da anni con pregevoli risultati nell’assistenza agli utenti di TIM.
Occorre ricordare che il call center nisseno è sempre stato un fiore all’occhiello della TELECONTACT e che i suoi dipendenti si sono sempre distinti per professionalità e gentilezza con gli utenti sino a diventare un esempio di efficienza persino su scala nazionale. E occorre ricordare anche che non dovrebbe essere consentito a nessuna impresa che ha usufruito per anni dell’attività di madri e padri di famiglia di mettere a rischio un posto di lavoro che consente loro di portare a casa un reddito e nel contempo dare un supporto al tessuto economico della nostra città.
Appare pertanto necessario che quella classe politica così attenta a tutelare le proprie posizioni agisca tempestivamente con tutte le pressioni legittime possibili affinché il rischio della chiusura del call center sia scongiurato e affinché si riesca a blindare per il futuro i posti di lavoro di tanti nostri concittadini: non servono parole ma fatti. Speriamo che la vicenda si possa risolvere quanto prima in modo positivo e questo deve essere il principale compito di quegli agenti politici che hanno la possibilità di tutelare il diritto al lavoro nelle sedi istituzionali confrontandosi con la Società.
Ma questa vicenda deve essere anche un campanello d’allarme che deve indurre la politica a smettere di occuparsi soltanto di quegli affari che interessano livelli regionali o nazionali o più semplicemente equilibri interni locali e iniziare a sviluppare una proposta politica finalizzata a creare reali occasioni di lavoro nella nostra città, che vive da anni una crisi costante e apparentemente inarrestabile. Non si doveva certamente aspettare l’arrivo di questo problema – che va risolto presto e bene – per prendere atto che nella nostra città il lavoro manca e che quello che c’è si trova a rischio. Specialmente negli ultimi anni sono state fatte troppe promesse, in modo particolare nei mesi precedenti le diverse consultazioni elettorali, che sono state presto annacquate o disattese.
Caltanissetta non si può più permettere attori politici che non sono capaci di programmare uno sviluppo economico del suo territorio e della sua popolazione perché impegnati nelle loro vicende o per disposizioni che arrivano da Palermo o da Roma. Registriamo infatti un costante fenomeno migratorio dei nostri giovani che vanno a studiare e a lavorare fuori e che decidono spesso di restare dove sono stati accolti bene e con fiducia. Vediamo ogni giorno la chiusura definitiva di attività commerciali e imprenditoriali che tolgono vitalità a una città sempre più scoraggiata e povera.
Non possiamo più accettare il continuo degrado della nostra città e su questo occorre un impegno di tutta la cittadinanza e di quelle forze imprenditoriali, professionali, sociali e culturali che a questo punto devono anche, se necessario, supplire a una politica incompetente, sperando che in futuro i nisseni scelgano meglio i propri rappresentanti: ma nel frattempo mettiamoci al lavoro perché non possiamo più perdere tempo. Chiudo con un grande abbraccio ai dipendenti di TELECONTACT: Caltanissetta è con voi.
Antonio Onofrio Campione








