Pubblichiamo di seguito la lettera inviata da un lettore di Seguo News al direttore generale dell'Asp di Caltanissetta, al sindaco e alla nostra redazione sulla sua recente esperienza al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia
Invio la presente alla SS.LL., ognuno per la parte di propria competenza, esponendo quanto accadutomi il 31/10/2025. Alle 9,30 mi sono dovuto recare al pronto soccorso perché, avendo battuto la testa violentemente in una saracinesca mi sono procurato un taglio di rilevante entità. Appena arrivato, sono stato registrato al Triage e poco dopo un infermiere anziano assistito da un giovane collega, con gentilezza e professionalità, hanno provveduto a farmi la prima medicazione per tamponare la ferita e mi hanno fatto accomodare in sala attesa dicendomi che sarei stato in seguito chiamato dal medico per la valutazione del caso. Da quel momento, erano le ore 10,00, è iniziata la lunga attesa che si è protratta fino alle 18,00, ora nella quale sono stato chiamato dal medico collaborato da un’infermiera e, anche loro con cortesia e professionalità, hanno provveduto a suturarmi la ferita e dopo aver richiesto una TAC e ricevuto i risultati della stessa, alle ore 19,00, mi ha dimesso con la terapia da seguire per gg. 10.
Il motivo per cui ho scritto la presente alle SS.LL. non è per lamentarmi delle 9 ore di lunga attesa che non nascondo sono state pesanti, ma per evidenziare che la causa non è stata dovuta all’inefficienza del personale ma all’esigua presenza dello stesso.
Infatti all’interno del pronto soccorso operavano un medico e due infermiere, di cui una adibita alla registrazione dei pazienti che, incessantemente, si presentavano al Triage e così, fra un codice rosso e altre urgenze, il tempo della mia e di tanti altri pazienti, si è allungata all’inverosimile.
Invito, pertanto, le SS.LL. per le competenze che il ruolo istituzionale vi impongono a porre in essere tutto ciò che necessita a tutela del diritto alla salute di noi cittadini e di tutto il personale medico e paramedico che, lavorando in condizioni di alta tensione per le continue lamentele dei pazienti a cui non interessa nulla dei codici ma vuole essere assistito nel più breve tempo possibile e con la grave carenza di personale, rischia la propria incolumità fisica operando non con la necessaria, tranquillità e lucidità, che la missione di medico impone, soprattutto, in un pronto soccorso dove si trattano solo emergenze e urgenze salvando, in molti casi, la vita di tanti come noi
Distinti saluti
Luigi Vaccaro








gli e andata bene all’azienda a mia moglie 12 ore di attesa per dare dei punti farla soffrire dal dolore senza darci magari un antidolorifico e poi per andare in bagno perche la ferita era nella gamba e nn si poteva alzare altrimenti sanguinava copiosamente si viene a dire gli mettiamo il pannolone , a una persona di 49 anni si dice mettiamo il pannolone perche l’ospedale nn a ne padelle ne pappagalli e ne sedie a rotelle ora vengo e mi spiego, perche nn vanno n e i sotterranei dei dubiti e vedono quando materiale ospedaliero ce nuovo di cui letti tac nuove ancora cn celofan sedie a rotelle pappagalli padelle e miliardi e miliardi di materiale, perche la finanza nn fa un controllo e vedono loro stesso cosa c’è in quei magazzini o aspettiamo che si invecchiano e li buttiamo sempre comprati coi soldi di noi cittadini i fate un bel controllo appurato e vedrete che resterete sbalorditi pure voi e poi tutto impolverato e ammatassati cm se fosse spazzatura mascherine camici sjringhe brande flebo tac risonanze ancora nuove ecc ecc pero quando si va al pronto soccorso dicono che nn ce nella, certo li teniamo negli scandinati meglio i topi che chi e in ospedale per salute