La musica come ponte tra il buio e la luce, tra la solitudine e la speranza. È questo il senso profondo di “La luce nel buio”, lo spettacolo portato dal maestro Capizzi nelle carceri di Caltanissetta e San Cataldo, un'iniziativa che trasforma il periodo natalizio in un momento di riflessione, rinascita e umanità per chi vive la difficile realtà della detenzione.
Attraverso le note e le armonie, il maestro Capizzi offrirà ai detenuti non solo un concerto, ma un messaggio: la possibilità di credere ancora nella vita e in un futuro basato sul bene. La musica diventa così strumento di riscatto interiore, capace di parlare direttamente all'anima, di abbattere muri invisibili e di accendere una luce là dove spesso domina lo sconforto.
Protagonisti dello spettacolo saranno la Corale Chinnici di San Cataldo e il Joy's Chorus di Caltanissetta, due realtà corali che hanno messo talento e cuore al servizio di un progetto carico di significato. Le loro voci, intrecciandosi in un repertorio intenso e suggestivo, creeranno un'atmosfera di profonda emozione, regalando ai presenti un'esperienza che va oltre la semplice esecuzione musicale.
“La luce nel buio: non è soltanto un evento artistico, ma un gesto di vicinanza e solidarietà. In un luogo dove il tempo sembra fermarsi, la musica ha ricordato che il cambiamento è possibile e che la speranza può rinascere anche nelle situazioni più difficili.
Un sentito ringraziamento va alle direzioni della casa circondariale di Caltanissetta e di San Cataldo, ai comandanti delle due strutture detentive e alla Polizia di Stato, il cui prezioso supporto organizzativo e umano ha reso possibile la realizzazione dell'iniziativa. Grazie alla loro disponibilità e sensibilità, la musica ha potuto varcare le porte del carcere, portando con sé un messaggio autentico di Natale, speranza e fiducia nella vita.







