(foto di Vincenzo Misuraca) Le patologie endocrine affrontate da un punto di vista multidisciplinare nell'ambito di un congresso – il XII Forum di Endocrinochirurgia – che sotto la guida dei presidenti, Francesco Scaffidi Abbate e Giuseppe Siragusa, considerati tra i massimi esperti della materia, si arricchisce ogni anno di nuovi contributi, da parte di professionisti sempre più qualificati. Il congresso, che si è svolto nella sala convegni dell'ospedale Sant'Elia, ha visto anche la partecipazione del noto professore Gabriele Materazzi, direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia Endocrina Universitaria di Pisa, che ha tenuto una lectio magistralis sulla tiroidectomia robotica. Il professore Materazzi è tutor in tutta Europa per l'utilizzo di questa metodica, che rappresenta una nuova frontiera nell'ambito del trattamento della tiroide, con una tecnica che mira a salvare soprattutto l'estetica. La due giorni, condotta dalla giornalista Rita Cinardi, nella veste di anchorwoman, è stata suddivisa in sette sessioni. La prima, dedicata agli infermieri, è stata interamente dedicata alla gestione dei pazienti politraumatizzati. Presidente della sessione, moderata dall'infermiere Vincenzo Agrò, il primario della centrale operativa del 118 di Caltanissetta Giuseppe Misuraca che ha affrontato il tema dell'utilizzo di emoderivati per pazienti con traumi pre-ospedalieri. Costante l'opera del 118 che ogni giorno salva decine di vite, non solo nella provincia nissena ma anche in quelle di Agrigento ed Enna e questo nonostante le strade e la viabilità del centro Sicilia rappresentino un grande elemento di criticità per chi, in pochi minuti, deve raggiungere un paziente. E spesso si tratta di zone impervie, difficile da raggiungere. E proprio su questi casi si è soffermato il direttore dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione Giancarlo Foresta, anche lui del team dell'elisoccorso di Caltanissetta, che ha spiegato come gestire e intubare un paziente in zone impervie dove gli operatori sono costretti a lavorare con tutte le criticità e difficoltà del caso. Sempre nella gestione del trauma preziosi i contributi del coordinatore infermieristico del 118 Massimiliano Alaimo, sulla rete del trauma in Sicilia, e degli infermieri Loris Di Vita, Ignazio La Cagnina, Daniel Mazzola, Federica Lana, Federica Miccichè, Federica Lupo e Gaetano Bartoluccio. Nel pomeriggio, ampio spazio ad una simulazione dell'utilizzo dei device nel paziente politraumatizzato a cura degli infermieri di emergenza Ignazio La Cagnina, Marcello Livrizzi e Sebastiano Nisi. Poi il congesso, dopo i saluti del presidente dell'ordine dei medici Giovanni D'Ippolito e del direttore del presidio ospedaliero Sant'Elia, Benedetto Trobia, è entrato nel vivo con la sessione dedicata alle letture magistrali, presieduta dal chirurgo toracico Giuseppe Di Miceli, e moderata dalla professoressa Francesca Catalano, direttore dell’unità operativa complessa multidisciplinare di Senologia dell’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, e dal chirurgo Michele Cammarata. Letture magistrali affidate ai medici Mario Baiamonte, sulle strategie terapeutiche del carcinoma anaplastico della tiroide, Giuseppe Siragusa, sul contenzioso medico legale in chirurgia tiroidea, Francesco Scaffidi Abbate, sulle complicanze difficili, dalla gestione del sanguinamento post operatorio alle lesioni tracheali ricorrenziali, Salvatore Fazzotta sui tumori neuroendocrini dell'apparto digerente, e Francesca Catalano, sul carcinoma della mammella e le nuove frontiere nella diagnosi e nel trattamento, oltre che al già citato professore Gabriele Materazzi. Ieri giornata intensa all'insegna della multidisciplinarità sul tema della patologia tiroidea nell'ospedalità privata e nel territorio e sul percorso diagnostico. A moderare la sessione il primario del reparto di Medicina Interna dell'ospedale Sant'Elia Antonio Burgio e il chirurgo toracico dell'ospedale Civico Lorenzo Mannino. Sui vantaggi del settore privato è intervenuto l'endocrinologo Piernicola Garofalo, con una relazione che ha puntato l'attenzione sui vantaggi di questo ambito. Poi la dottoressa Adele Maniglia ha approfondito aspetti riguardanti l'ecografia della tiroide il dottore Giovanni Savoia si è concentrato sulla citologia. Aspetti riguardanti la medicina nucleare sono stati affrontati dal dottore Amedeo Bonfiglio. A seguire la dottoressa Simona Merlino, sulle procedure mininvasive nella patologia nodulare della tiroide, la dottoressa Marianna Guzzino sul monitoraggio dei nervi laringei in corso di tiroidectomia, i dottore Leone Albanese sui divice e gli emostatici, il dottore Antonio Noto sulla Lobectomia e la tiroidectomia totale, il dottore Paolo Lo Curto sul ruolo della Linfadenectomia, la dottoressa Anna Guddo sulle problematiche anestesiologiche in chirurgia tiroidea. Al dottore Vincenzo Geraci affidato il ruolo di stilare il “Take Home Message”, ovvero il messaggio da portare a casa focalizzando l'attenzione sui temi più importanti che sono stati affrontati. Seconda sessione presieduta dal chirurgo Carmelo Venti e moderata dall'internista Gianfranco Gruttadauria e dal primario del reparto di Chirurgia dell'ospedale Vittorio Emanuele di Gela Alessandro Buttafuoco. L'analisi complessa dell'iperparatioridismo primitivo è stata affrontata dal primario di Medicina Interna dell'ospedale Sant'Elia Antonio Burgio, esperto di patologie tiroidee e di disturbi metabolici, mentre il primario del reparto di Anatomia Patologica, Giovanni Urrico, è riuscito a catturare l'attenzione dell'uditorio su un tema complesso ma già accativante nel titolo: “Luci ed ombre nella diagnostica citolgica ed istologica del carcinoma midollare della tiroide”. Dello stesso reparto la dottoressa Roberta Lo Coco che ha parlato di cosa fare nei casi di citologia indeterminata. Casi studio sono stati portati all'attenzione dei discenti dal radiologo Ignazio Indorato sul tema della diagnostica delle patologie tiroidee. Il giovane chirurgo Mattia Cammarata, figlio d'arte e allievo del professore Materazzi ha parlato delle indicazioni chirurgiche nel paziente anziano. Sulle lesioni post chirurgiche è intervenuto il dottore Leone Albanese mentre la dottoressa Daniela Lo Brutto ha parlato di trattamenti farmacologici per l'ipoparatiroidismo post chirurgico. La terza sessione è stata presieduta da Giovanni D'Ippolito, presidente dell'ordine dei medici di Caltanissetta che si sta distinguendo per la figura autorevole e per essere una guida, ormai da anni, per i medici in provincia. A moderare i medici Leone Albanese e Giuseppe Siragusa. Relazioni affidate ai medici Andrea Bongiorno, sulle aritmie, la fibrillazione atriale e l'ipertiroidismo; la dottoressa Stefania Cannarozzo su tiroide e gravidanza e le relative linee guida; la dottoressa Flavia La Mendola sull'ipotiroidismo in età pediatrica; la dottoressa Letizia Carmina sulle tecniche di immunofluorescenza; la dottoressa Daniela Lo Brutto sulle metodiche alternative alla chirurgia tiroidea e la dottoressa Ilenia Farruggio sulla tiroide e l'alimentazione. Ultima sessione dedicata al mondo dell'ematologia e della patologia clinica con le direttrici dei rispettivi reparti all'ospedale Sant'Elia, le dottoresse Maria Enza Mitra e Maria Andriolo. Le relazioni sono state affidate al dottore Riccardo Tomasello, sulla gestione della piastrinopenia nel perioperatorio, alla dottoressa Marta Mattana sulle coagulopatie primitive e alla dottoressa Valentina Cucchiara sulla medicina di laboratorio ed endocrinochirurgia.















































