Ennesima intrusione fraudolenta operata presso la casa di reclusione di San Cataldo nel pomeriggio di martedì 26 agosto, ove un malvivente di origini catanesi si è introdotto furtivamente violando la rete di recinsione nella parte posteriore dell’istituto priva di impianto di videosorveglianza, dirigendosi nel piazzale antistante lo stesso penitenziario con l’intento di introdurre 4 telefoni cellulari e relativi caricabatteria.
Grazie all’intervento e alla prontezza del personale, che al momento si trovava presso il locale mensa è stato possibile individuare e trarre in arresto il malvivente, nei confronti del quale è stata disposta la misura degli arresti domiciliari presso il domicilio etneo.
Nonostante i solleciti e le reiterate segnalazioni avanzate dal Consigliere Nazionale dell’USPP, dott. Alessandro Miraglia, ancora oggi non si riesce a porre in sicurezza la casa di reclusione di San Cataldo con un adeguato sistema di video sorveglianza che copra tutta l’area perimetrale nonché con la predisposizione di un servizio esterno di vigilanza attesa l’assenza di un’adeguata cinta muraria. Le precarie reti di recinsione invero vengono facilmente superate agevolate dall’assenza di telecamere e personale di guardia.
Particolare merito va riconosciuto al personale intervenuto che senza esitazione e con spiccata professionalità è riuscita ad individuare il malvivente e trarlo in arresto, seppur operando in un contesto privo di misure di sicurezza che stranamente oggi contraddistingue un istituto di pen









Situazione molto sgradevole per la sicurezza pubblica a San Cataldo nel quartiere molto popolare Via Siracusa altre vie ci sono anziani e bambini molto vulnerabili oltre la panoramica esterna e terribile sembra di essere in una casa di reclusione hai tempi della seconda guerra mondiale manca di ordine e decoro qualcuni in loco dai politici e tanto altro dovrebbero segnalare questa casa di reclusione al ministero della giustizia per poter mettere in sicurezza i cittadini di eventuali pericoli e modernizzare tutto l’istituto e logicamente a vantaggio dei reclusi hanno tutto il diritto della rieducazione e riabilitazione a poter vivere in un ambiente conforme privo di infiltrazioni di acqua e tanto altro
Cordialmente