Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato il provvedimento con il quale la Procura aveva disposto il sequestro del denaro rinvenuto nella casa palermitana dell’ex presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro nel corso corso di una perquisizione, effettuata i primi di novembre, nell’ambito di una inchiesta per associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti che vede coinvolto l’ex governatore. I.o rendono noto i legali di Cuffaro, gli avvocati Giovanni Di Benedetto e Marcello Montalbano.
Il Riesame, accogliendo la richiesta della difesa «che ha, peraltro, fornito elementi dimostrativi della legittimità del possesso delle banconote», ha evidenziato «la mancanza di presupposti a sostegno del sequestro e disposto la restituzione delle somme».
Il Ros dei carabinieri aveva sequestrato contanti per circa 80 mila euro in tutto tra l’abitazione di Palermo e la residenza di San Michele di Ganzaria, ma l'annullamento del sequestro riguarda i 39 mila euro rinvenuti a Palermo. La Procura ha chiesto per Cuffaro gli arresti domiciliari per corruzione, associazione a delinquere e turbata libertà degli incanti. Una misura su cui si attende la decisione del gip.







