Coppa Italia da incubo per una Nissa inguardabile che perde 2-1 e viene eliminata dalla Sancataldese. Vantaggio dei padroni di casa al ventesimo del primo tempo grazie ad un rigore trasformato da Diaz. Al trentesimo il nisseno Ciniero viene espulso per doppia ammonizione. Un ingenuità che costa cara alla Nissa. Infatti al quarantesimo, grazie ad un bolide imparabile di Ferrigno da oltre trenta metri, gli ospiti raggiungono il pareggio. Secondo tempo combattuto, con alcune occasioni da gol per entrambe le squadre, e quando tutto faceva pensare che si sarebbe arrivati ai rigori al novantunesimo, Viglianisi regala la vittoria alla squadra verdeamaranto. Un brutto risveglio per la Nissa che è apparsa troppo brutta per essere vera. Oggi si è vista una squadra priva di gioco e ricca di supponenza e presunzione capace di mostrare una vera e propria galleria di orrori non degni di un organico così esperto e blasonato. Anche la condizione atletica è apparsa insufficiente, con gli avversari sempre primi sulla palla, e dagli spalti non si è colta la voglia di vincere, quella sana cattiveria agonistica che è un ingrediente fondamentale per ogni vittoria.Vittoria dunque meritata di una Sancataldese umile, grintosa, determinata e ben messa in campo. Noi siamo convinti che l'espulsione ingenuamente rimediata e una piccola dose di fortuna nelle due reti degli ospiti non siano delle giustificazioni per la pessima prova della squadra. Anche in parità numerica la Nissa non ha avuto l'atteggiamento che ci si aspetta da una squadra piena di giocatori esperti e strapagati dal passato vincente. La speranza è che la sconfitta costituisca un sano bagno di umiltà e induca i giocatori ad un approccio diverso nelle prossime importanti e difficili partite Il derby si è giocato in una cornice di pubblico eccezionale degna di categorie superiori. Le due curve piene di entusiasmo e colorate si sono sfidate con i cori e le coreografie. La tribuna piena in ogni ordine di posti e ricca di passione e colore. Esemplare la correttezza mostrata dalle due dirigenze che ha contagiato la stragrande maggioranza dei presenti. Alla partita hanno assistito i sindaci delle due città seduti fianco a fianco. Due note stonate sono state i cori offensivi partiti dalla curva sancataldese contro il presidente Giovannone e il presidente emerito Giammusso e gli atti di vandalismo che hanno distrutto i bagni della curva. Un comportamento inqualificabile e ingiustificato. Il presidente Giovannone ha sempre espresso sentimenti di rispetto e amicizia nei confronti della Sancataldese e dei suoi tifosi e anche in occasione dei vergognosi striscioni dello scorso anno ha mostrato ironia e signorilità. Non si capisce davvero il motivo di offese personali del tutto gratuite e fuori luogo. Va anche ricordato che, quando si pensava che la Sancataldese non avrebbe potuto giocare al Valentino Mazzola per il tempo necessario alla ristrutturazione dello stesso la Nissa ha espresso parere favorevole ad ospitare la società verdeamaranto nello stadio Tomaselli. Al presidente Giovannone e ad Arialdo Giammusso va la nostra solidarietà, vicinanza e amicizia. Invitiamo tutti i tifosi nisseni a stringersi attorno al presidente che ha speso tanto e non ha lasciato nulla di intentato per regalare alla città una squadra da primi posti. Siamo sicuri che oggi il più deluso e turbato dalla doccia fredda subita sia stato lui. Ai nisseni il compito di sostenerlo in questo delicato inizio.
Rombo di tuono
Brusco risveglio della Nissa eliminata in Coppa Itallia dalla Sancatalese. Dalla curva verdeamaranto offese alla dirigenza biancoscudata

3 commenti
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Riguardo le offese alla Dirigenza…ormai abbiamo capito che è il loro modus operandi.
Vuol dire che c’e ne faremo una ragione.
Forza Nissa
Per quanto riguarda le offese alla dirigenza, non bisogna dare nessuna importanza perchè essere offesi dai “verdeamarando” non fa testo! è come non riceverli… si sciolgono come neve a sole! il problema è la questione degli atti vandalici da parte dei tifosi sancataldesi. C’era da aspettarselo vista l’incività, il livello culturale e il senso di inferiorità che da sempre li ha contraddistinti rispetto al CAPOLUOGO. La passerella e il buon messaggio da parte dei sindaci sul farplay è valido solamente per i tifosi CIVILI che negli anni si sono evoluti alla cultura dello sport, il resto è da denunciare. mi auguro che sia il prefetto che il questore diano una flotta di DASPO a tutte quelle persone che non si meritano partecipare a delle giornate di festa sportiva. Saluti
Con un paio di Daspo si calmeranno un po’…sono troppo agitati.