Tratto dalla storia di Giles Andreae e Guy Parker-Rees, venerdì 30 maggio, nella splendida cornice del Teatro Margherita e patrocinato dal Comune, è andato in scena il musical “Le giraffe non possono danzare”. Il musical, realizzato dalla Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice “ di Caltanissetta, ha portato sul palco temi quali la diversità, il bullismo e l’inclusione, quanto mai dibattuti nel nostro tempo. E’ la storia della giraffa Zelda, isolata e schernita in occasione del ballo della savana, perché troppo alta e maldestra, e che alla fine scopre che tutti, con la propria musica , sono in grado di danzare.
Il teatro, che ha registrato il sold out, ha goduto di un progetto educativo estremamente importante. In un’epoca in cui la vera emergenza è quella educativa, e i fatti di cronaca lo testimoniano con cadenza quasi giornaliera, portare su un palco nove sezioni della scuola dell’infanzia ( bambini dai tre ai cinque anni ) è stata una scelta che merita di essere valorizzata e perché no anche riproposta. Non a caso una delle caratteristiche principali di un buon progetto, è la sua replicabilità. L’esperienza del teatro ha un grande valore pedagogico, proprio perché contribuisce notoriamente alla crescita relazionale degli individui, ne promuove le capacità cognitive, l’autostima e la cooperazione, e li abitua sin da piccoli ad una delle forme d’arte più significative che possano esistere. Oltre al fatto che chi ha portato con se’ dei bambini a vedere lo spettacolo, ha realizzato tutto un lavoro di preparazione che quindi ,si è venuto a configurare come prolungamento di quello principale.
La scuola oggi più che mai, ha il compito di formare futuri cittadini. Non solo studenti. Dando maggiore spazio all’aspetto educativo e rendendolo complementare a quello didattico. La diversità non deve essere accettata, perché l’accettazione implica un rapporto asimmetrico tra due parti. La diversità ( in tutte le sue accezioni) va compresa perché è già realtà. Non esiste un individuo che sia uguale ad un altro. Solo questa consapevolezza promuove poi il riconoscimento dell’ eterogeneità come dato di fatto. Questo è un lavoro, che deve partire dai primi anni di vita. Un lavoro che deve condurre al rispetto della Persona nella sua totalità.
Grazie alla Dirigente dell’Istituto, Dottoressa Loredana Paola Matraxia per avere permesso tutto ciò. Grazie ad Antonella Varvarà,insegnante,regista,coreografa dello spettacolo e colei che ne ha curato l’adattamento. A tutte le insegnanti della sezione Infanzia. Grazie anche ai tirocinanti, Asacom,collaboratori scolastici ed il personale che a vario titolo ha reso possibile la realizzazione di questo lavoro. Grazie ai bambini. I bambini apprendono con l’esempio e non hanno sovrastrutture. Lavoriamo sempre affinchè i semi piantati, siano quelli più giusti.
Jessica Napoli
Pedagogista ed Assistente all’autonomia ed alla comunicazione dell’Istituto







