Il Tribunale di Agrigento, in composizione monocratica (D.ssa Nicoletta Sciarratta), ha condannato un canicattinese, difeso dall'avvocato Giovanni Salvaggio, per maltrattamenti ai danni della moglie, suicidatasi qualche anno fa, costituitasi parte civile con l'avvocato Rosario Didato, che l'ha assistita sin dall'inizio pure in sede di separazione e divorzio giudiziale, alla pena di anni 2 e mesi otto di reclusione, oltre che al pagamento delle spese processuali.
Nel corso dell'intera vita matrimoniale, insultava ed ingiuriava quest'ultima ritendendola una “donna inutile”, nonchè la picchiava ripetutamente con calci, schiaffi e pugni minacciandola di morte, colpendola anche all'altezza dello stomaco durante la gravidanza. In altri episodi, l'imputato avrebbe puntato un coltello all'altezza del volto minacciandola anche di buttarla giù dal balcone, cagionandole delle lesioni e, quando la moglie avrebbe trovato un'occupazione lavorativa, l'avrebbe diffamata ed insultata anche in presenza dei colleghi di quest'ultima.
L'imputato, inoltre, è stato condannato al risarcimento dei danni in favore della parte civile liquidati, in via equitativa, in €. 20.000,00, nonchè al pagamento delle spese di costituzione e rappresentanza sostenute dalla pate civile e liquidate in €. 2.000,00, oltre accessori di legge. Infine, l'imputato, riguardo i reati allo stesso ascritti e commessi ai danni dei discendenti, è stato assolto pechè il fatto non sussiste







