Appare sempre più concreta l’ipotesi che la ragazza di 19 anni di Piazza Armerina, arrivata in ospedale con una grave emorragia cerebrale, possa essersi lanciata da sola dall’auto in corsa guidata dal fidanzato al culmine di un litigio con il ragazzo. In queste ore i poliziotti stanno ascoltando alcuni testimoni che avrebbero assistito al ferimento della giovane. Uno in particolare, un autista delle ambulanze del 118, Fabio Paradiso, sarebbe stato il primo a soccorrere la diciannovenne. Paradiso – che è stato intervistato da Tgr Sicilia – si è accorto di quanto stava accadendo mentre era affacciato dalla sua abitazione del quartiere Casalotto, nella periferia del paese, e subito si è precipitato in strada. All’inizio – secondo il racconto dell’uomo – la ragazza era ancora vigile e cosciente si lamentava del dolore e sentiva freddo. Il soccorritore le ha messo una coperta addosso in attesa che arrivasse un’ambulanza e mentre ha notato la disperazione del fidanzato. Il ventenne, infatti, a sua volta camminava con la testa tra le mani pentendosi di quel litigio che aveva scatenato il gesto della ragazza. “Lei era vigile, diceva di sentire freddo – ha detto il soccorritore – e le ho messo addosso una coperta, si lamentava del dolore e diceva speriamo che mi vada bene; lui era disperato, continuava a camminare con le mani in testa chiedendosi ‘ma cosa ha fatto, che abbiamo combinato? Perché abbiamo litigato? Perché è successo? Mi sono affacciato – ha ricostruito – sono sceso subito, arrivo e vedo proprio la ragazza a terra. Cerco di dare subito aiuto. Le chiedo ‘come stai?', le è vigile, al massimo, però sentiva freddo e gliela mettoo addosso e abbiamo aspettato che arrivasse l'ambulanza. Il fidanzato era disperato…”. Intanto le condizioni della giovane, ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove è giunta in elisoccorso, sono sempre gravi ma stabili. La diciannovenne è tenuta in coma farmacologico e la prognosi rimane tutt’ora riservata.








