Altro derby siciliano domani per la Nissa. Allo stadio Tomaselli, con inizio alle ore 15, si disputerà l'incontro con il Favara. Una partita carica di significati più emotivi che di classifica. Appena un anno fa infatti contro gli agrigentini, concorrenti insieme ai biancoscudati per la vittoria finale, si disputò la gara più importante di tutto il campionato. Vinse meritatamente il Favara ma fu uno spettacolo indimenticabile. Oltre cinquemila nisseni e centinaia di favaresi diedero vita sugli spalti ad una splendida coreografia. Bandiere, striscioni, fumogeni, cori e migliaia di cartoncini giallorossi fecero da cornice ad una partita che poteva valere un campionato. Fortunatamente la sconfitta non incise sul proseguio del torneo e la Nissa riprese subito la cavalcata vincente fino alla promozione finale. Grande merito ebbe la reazione del presidente Giovannone che, anziché scoraggiarsi, ostentò subito un carismatico spirito vincente ridando coraggio a tutto l'ambiente. Ripensando a quella partita non si capisce davvero il motivo per cui domani non sarà consentito ai tifosi favaresi di venire a Caltanissetta. Infatti l'anno scorso nei due incontri le tifoserie furono autorizzate alla trasferta e il bilancio fu positivo. La Nissa vinse sul campo neutro di Ravanusa e il Favara si rifece a Caltanissetta. Alla fine della partita le due squadre furono ringraziate dai loto tifosi e non vi furono incidenti, fatta eccezione per un episodio che vide alcuni tifosi ospiti lanciare dei petardi nei confronti delle Forze dell'ordine. Un episodio certamente grave e spiacevole ma, a nostro parere, non sufficiente per privare due società e due tifoserie del diritto di usufruire dell'essenza della loro vita sportiva. Troppo spesso si assiste alla negazione del diritto di seguire la propria squadra e ciò, oltre a mortificare le ragioni stesse degli eventi sportivi, crea un notevole danno alle società. Se si considera che il calcio delle categorie minori è il serbatoio di quello che conta e che i proprietari delle società affrontano innumerevoli difficoltà economiche e logistiche si coglie in pieno l'iniquità di un approccio meramente repressivo al problema. Chissà che dalla nostra città non possa partire un'iniziativa che, coinvolgendo le altre società, metta attorno a un tavolo tutti gli attori coinvolti nel problema alla ricerca di soluzioni meno repressive e più inclusive. Avremo modo di riparlarne anche in vista dell'imminente disputa del derby con la Sancataldese che già accende le rispettive tifoserie. Godiamoci allora questi due appuntamenti, consapevoli che il loro valore è in parte sganciato dalle dinamiche di classifica. I biancoscudati infatti occupano una comoda sesta posizione che al momento non lascia intravedere altre prospettive che non siano relative alla costruzione della squadra che, nelle intenzioni del presidente Giovannone, dovrà provare a vincere il prossimo campionato. È auspicabile che i tifosi rispondano in massa alla proclamazione della terza giornata biancoscudata.
Rombo di tuono
Caltanissetta, domani al Tomaselli la Nissa incontra il Favara: un anno fa fu la gara più importante del campionato, oltre 5mila tifosi e una splendida coreografia

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Non avremo la cornice di pubblico della passata stagione:
a) la Nissa non lotta per vincere il campionato..idem il Favara:
b) trasferta vietata per i Favaresi;
c) molti tifosi Nisseni preferiscono accomodarsi solamente sul carro dei vincitori.
Per concludere la Nissa si ama sempre comunque vada.
Forza Nissa sempre ♥️