Il Signor Ingrao ci ha lasciato. Non a caso il Suo nome è preceduto dall’appellativo “Signore”. Tale è stato per tutta la sua vita. Silenzioso, discreto, ma al contempo sensibile e generoso. Sapeva riconoscere la qualità nelle persone, così come sapeva riconoscere la vera Amicizia, che onorava, mai dimenticando una Festa, una Ricorrenza, un Traguardo, eventi tutti accompagnati dalle Sue affettuose telefonate, mai prolisse, ma intense nell'affetto, mai formali e sempre oneste. Proprio l'Onestà è stata la sua più grande virtù, profusa nella sua vita familiare, privata, e di Dirigente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Associazione della quale tutti, Dirigenti, Soci, Lavoratori e Volontari ricordano la sua correttezza, la sua abnegazione e lealtà, il suo umile e basso profilo, che contrastava con il suo totalizzante, completo ed incondizionato mettersi al servizio degli Altri. Peppino, come i fortunati che si sono onorati della Sua confidenza, amavano appellarLo, è stato un uomo di altri tempi. Un esempio per Tutti, un auspicio che tanta umanità possa trovare ancora un corpo sul quale muoversi per il mondo, profondendo il bene. Il Sig. Ingrao ha vissuto privo della vista, ma ha scrutato nelle anime utilizzando il suo cuore, vedendo e raccontando moltissimo a quanti hanno avuto il privilegio di conoscerLo. Dio lo accolga in Cielo accanto a Lui.
Andrea Milazzo
Caltanissetta, è morto Giuseppe Ingrao: è stato presidente della sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

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Ho avuto l’onore e la fortuna di averlo conosciuto e apprezzato come amico e collega all’ex ufficio di collocamento.Ciao Peppe Ingrao,adesso potrai parlare con gli angeli dal tuo centralino cosi come facevi anni fa’.Caro AMICO R.I.P.