A due giorni di distanza dalla precedente visita, il vescovo Mario Russotto è tornato questa mattina all’ospedale Sant’Elia per incontrare pazienti e operatori del reparto di Psichiatria. Una presenza significativa, questa volta accompagnata dai vertici dell’Asp e del mondo sanitario locale. Erano infatti presenti il presidente dell’Ordine dei medici Giovanni D’Ippolito, il direttore sanitario Luciano Fiorella, il direttore amministrativo Salvatore Lombardo, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Massimo Cacciola e il direttore di presidio Benedetto Trobia. Con loro, i dirigenti medici del reparto, infermieri, operatori socio-sanitari e tutto il personale, insieme ai pazienti. Nel corso della visita, il vescovo Russotto ha evidenziato le gravi carenze che affliggono il reparto, a partire dalla mancanza di personale, ma anche problematiche di tipo strutturale che necessitano di interventi urgenti. Criticità che, secondo il presule, devono essere affrontate e risolte per garantire dignità e qualità dell’assistenza. Ampio spazio è stato dedicato al tema della salute mentale, che il vescovo ha definito centrale e troppo spesso sottovalutato.
«Spesso la società emargina i malati psichiatrici – ha affermato – mentre sono tra le persone più sensibili». Russotto ha poi spiegato il senso del suo ritorno ravvicinato nel reparto: «Ero venuto l’altro ieri dopo la Messa in ospedale e sono tornato oggi con un dono da dare a ciascuno, come una carezza. Avevo notato alcune cose da sistemare e i dirigenti si sono resi disponibili a fare quanto richiesto. Questo è Natale: dare attenzione agli emarginati». Una visita che ha voluto essere non solo un momento di vicinanza spirituale, ma anche un richiamo concreto alle istituzioni affinché la salute mentale venga posta al centro dell’agenda sanitaria e sociale. Al termine dell'incontro pazienti e operatori hanno mangiato insieme il panettone per festeggiare l'approssimarsi del Natale.
Caltanissetta, il vescovo Russotto torna nel reparto di Psichiatria per porre l’attenzione sulla salute mentale e sulle criticità del reparto

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