Nella qualità di dirigente di Italia Nostra, non posso non intervenire riguardo alle attuali condizioni di quello che l'ex sindaco Ruvolo definiva “il salotto buono della città”. Sto parlando di Piazza Garibaldi e di Corso Vittorio Emanuele II e Corso Umberto I, a Caltanissetta. E intervengo in questi giorni che precedono le feste natalizie, caratterizzati dalla presenza di peculiari allestimenti (albero, babbi natale, bancarelle, renne, slitte, pupazzi, luci e quant'altro), finalizzati a creare quel “mood del Natale” che, ineffabilmente, l'attuale Amministrazione comunale ha inteso offrire ai cittadini e, soprattutto, ai bambini nisseni. Quest'anno, la novità è una pista di pattinaggio collocata proprio a ridosso della Fontana del Tritone. Lo scorso anno fu impiantata una ruota panoramica. Allora scrissi: «Il plateale allestimento, realizzato in questi giorni di festa e di fede in Piazza Garibaldi, dalla giunta Tesauro, evoca più che lo spirito del Natale, l'ambiente e l'atmosfera di un luna park». Quest'anno la replica, con la pista di pattinaggio al posto della ruota panoramica.
Inevitabilmente mi chiedo: avrà la locale Soprintendenza ai beni culturali concesso l'autorizzazione per collocare tale pista di pattinaggio (che ha l'aspetto di una grande e ingombrante cassetta del pesce) proprio di fronte la Fontana del Tritone? E questo, giusto adesso che, finalmente, la Fontana è stata riportata alla sua piena funzionalità ed espressività?
Pur apprezzando l'attenzione verso i bambini, prendiamo atto, ancora una volta, dello scarso rispetto per il decoro urbano, dello scarso rispetto per il contesto storico e monumentale di questo luogo cruciale della Città. Un luogo, uno spazio continuamente e pericolosamente attraversato da auto, moto e camion. Un luogo, uno spazio inesorabilmente connotato da una sporcizia e da un degrado davvero imbarazzanti. Così come, d'altronde, sporcizia, cattivi odori e degrado connotano strade e marciapiedi di Corso Vittorio Emanuele e Corso Umberto. Ogni volta che li attraverso provo un inevitabile senso di vergogna e di avvilimento.
Diciamolo: al di là dell'allettante ma limitato periodo natalizio, la gran parte dei cittadini nisseni si è rassegnata al degrado e ha di fatto rinunciato a vivere lo spazio pubblico della Piazza. E il “salotto buono”, ormai, assomiglia più a un desolato “suk arabo” che una piazza italiana. Dovremmo fare tutti una profonda riflessione sul perché si è arrivati a questo stato di cose e, possibilmente, individuare quelle soluzioni che possano restituire, ogni giorno dell'anno, centralità, dignità e bellezza alla nostra “Grande Piazza”. Ma per far questo ci vuole onestà intellettuale, ci vuole impegno e rigore, ci vogliono analisi e progetti seri.
Prof. Leandro Janni, vicepresidente regionale di Italia Nostra Sicilia








