Rinviato a giudizio un nisseno di 46 anni, Giuseppe Angelo Gaetano Cinquerughe, per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto. L'uomo, gravato da altri precedenti, è accusato di aver ceduto una fiala di metadone al nisseno Leonardo Vigneri che morì nel 2024, a 40 anni, nel giorno di Pasqua, dopo essersi iniettato la sostanza. Secondo l'accusa l'imputato, difeso dall'avvocato Salvatore Amato, era consapevole della tossicodipendenza di Vigneri e nonostante questo non si sarebbe fatto scrupoli a cedergli il metadone. Vigneri, sempre secondo la ricostruzione della Procura, si iniettò per via endovenosa la sostanza morendo poco dopo per un arresto cardiocircolatorio. I familiari di Leonardo Vigneri, padre, madre e fratello, si sono costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì e Ramona Dacquì. L'udienza è fissata per il 17 febbraio.








