Ieri sera, alle 18:00, mi sono recato al Parco Dubini di Caltanissetta con l’intento di godermi una semplice passeggiata. Un gesto quotidiano, naturale, che in molte città è sinonimo di benessere, sicurezza e socialità. Ma a Caltanissetta, anche questo gesto diventa un’impresa. Dopo avere varcato l’ingresso, mi sono trovato immerso nell’oscurità. L’illuminazione pubblica, già scarsa in molte zone della città, qui sembra quasi assente. Alcuni tratti del parco sono completamente bui, altri appena rischiarati da lampioni fiacchi o spenti. Camminare diventa difficile, se non pericoloso, con angoli isolati, tutto contribuisce a creare un senso di abbandono e insicurezza. È inaccettabile che nel 2025 una città come Caltanissetta non possa offrire ai suoi cittadini un parco pubblico degno di questo nome. Un luogo che dovrebbe essere cuore verde e spazio di incontro, si trasforma invece in un simbolo di incuria e disinteresse. Non si tratta solo di illuminazione, si tratta di dignità. Di diritto alla bellezza, al tempo libero, alla salute. Di rispetto per chi, dopo una giornata di lavoro o di studio, vorrebbe semplicemente respirare un po' d’aria senza temere di inciampare nel buio. È tempo che le istituzioni ascoltino le voci dei Cittadini e restituiscano luce in tutti i sensi a questa città. Non chiediamo miracoli. Chiediamo solo di poter camminare.
Andrea Francesco Paolilillo
Caltanissetta, un lettore: “Al parco Dubini impossibile godersi una passeggiata nel pomeriggio, è totalmente al buio”

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L’ASP non ha nessun interesse a rendere fruibile il parco, meno gente ci va meglio è