Si chiude con l'annullamento dell'intera procedura selettiva il contenzioso relativo al concorso per l'Ufficio Stampa dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, a seguito di una sentenza del TAR Palermo che ha accolto il ricorso di una candidata esclusa.
L'Autorità Portuale aveva indetto nel 2025 un concorso per titoli ed esami finalizzato all'assunzione di un impiegato per l'Ufficio Stampa e Comunicazione.
La dottoressa V.G., originaria di Mazzarino (CL), aveva presentato la propria domanda di partecipazione tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). Nonostante l'invio fosse avvenuto dalla sua casella personale, l'Autorità disponeva la sua non ammissione, motivando l'esclusione con la mancanza di sottoscrizione in formato digitale della domanda.
Ritenendo l'esclusione illegittima, la Dott.ssa V.G., assistita dagli Avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto, ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Palermo.
I legali Rubino, Impiduglia e Gatto hanno sostenuto in giudizio che l'esclusione fosse manifestamente illegittima, citando la normativa che disciplina le interazioni con le pubbliche amministrazioni: un'istanza trasmessa via PEC deve essere considerata sottoscritta digitalmente, rendendo palese la sua riconducibilità al mittente anche in assenza di una firma digitale esplicita.
Il TAR Palermo, accogliendo in pieno le argomentazioni della difesa, ha emesso sentenza lo scorso 12 settembre 2025. Il Tribunale ha ritenuto illegittimo il bando nella parte in cui prevedeva l’esclusione per la mancata sottoscrizione digitale delle domande inviate via PEC. Oltre all'annullamento del provvedimento di esclusione, l'Autorità Portuale è stata anche condannata al pagamento delle spese legali.
A seguito della pronuncia del TAR, l’Autorità del Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale ha preso atto della situazione e ha disposto l'annullamento dell'intero bando di concorso.
La decisione è stata presa in ottemperanza a un orientamento giurisprudenziale consolidato, secondo il quale l’amministrazione, se ritiene che il bando da essa stessa indetto sia affetto da errori o necessiti di integrazione, è tenuta a ritirarlo, rispettando il principio dell'autovincolo iniziale che disciplina la procedura selettiva.








