Intensa attività di controlli nei giorni scorsi da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, che ha visto l’impiego in tutto il territorio, e in particolare nelle aree maggiormente frequentate e nei luoghi di aggregazione giovanile, di numerose pattuglie impegnate in servizi di prevenzione, secondo le direttive di impulso impartite dal Prefetto Licia Donatella Messina.
Particolarmente prezioso, nell’assicurare la massima presenza sul territorio, il supporto delle pattuglie della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, che nel territorio di Gela hanno affiancato il personale del locale Reparto Territoriale nel presidiare le aree più sensibili.
Proprio durante un servizio svolto congiuntamente alla C.I.O. nel centro di Gela, i Carabinieri del Reparto Territoriale hanno tratto in arresto un 30enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, a esito di controllo, è stato trovato in possesso di 5 grammi di cocaina suddivisi in 9 dosi; la successiva perquisizione domiciliare ha consentito il rinvenimento di ulteriori 57 grammi della stessa sostanza stupefacente, materiali per il confezionamento e due bilancini di precisione intrisi di droga. Quanto rinvenuto è stato posto in sequestro, mentre l’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Gela, che coordina le indagini, trasferito presso la locale Casa Circondariale. L’arresto è stato convalidato dal GIP, con applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.
Un 23enne con plurime vicende penali alle spalle è stato invece arrestato per minaccia aggravata; dopo essersi barricato in casa, armato di un coltello, verosimilmente sotto l’effetto di stupefacenti – in casa i Carabinieri hanno rinvenuto diverse dosi di cocaina – a esito di serrata attività di mediazione veniva convinto ad uscire dalla propria stanza, scendendo quindi in strada ove brandiva ancora pericolosamente il coltello all’indirizzo degli operanti. Veniva quindi immobilizzato e affidato al personale sanitario nel frattempo fatto intervenuto. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, con applicazione di misura di sicurezza della libertà vigilata provvisoria.
A Santa Caterina Villarmosa, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 45enne già sottoposto alla pena alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, nei cui confronti è stata emesso ordine di carcerazione a seguito del decreto dell’Ufficio di Sorveglianza di sospensione provvisoria di affidamento al Servizio Sociale, dopo reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura alternativa.
A esito degli accertamenti condotti in merito all’investimento di 4 giovani, avvenuto ad Acquaviva Platani per cui erano intervenuti i Carabinieri della Stazione di Mussomeli, è stato denunciato un 22enne per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, essendo risultato positivo all’esito degli accertamenti tossicologici, con l’accusa di avere falciato un gruppo di pedoni tra i 21 e i 25 anni, provocando lesioni giudicate guaribili in 7 giorni per tre di essi, mentre in 30 giorni per il più grave, che riportava un trauma cranico. Anche in questo caso la patente di guida è stata ritirata e l’auto sottoposta a sequestro.








Oltre al presente grave caso, io in generale mi chiedo in quali condizioni psicofisiche si trovino certi cosiddetti” automobilisti” quando ” guidano” e falciano persone e / o animali.
Nel caso di investimento di animali, ci sono inammissibili vuoti legislativi., per cui chi investe un povero quattrozampe senza pietà, anche se si ferma, viene magari identificato da chi di dovere, ma non viene verosimilmente neanche sanzionato.
Una stortura estremamente pericolosa, perché la volta successiva, lo stesso/ a automobilista potrebbe investire una
persona.
Automobilisti così, dovrebbero essere sottoposti sempre e comunque ad esami e controlli meticolosi e, accertata la loro inabilità alla guida del mezzo, dovrebbe essere loro ritirata la patente sic et simpliciter.