La Sicilia sta affrontando una delle più gravi crisi idriche degli ultimi decenni. Le scarse precipitazioni degli ultimi anni, l'innalzamento delle temperature e l'inefficienza strutturale delle reti di distribuzione hanno portato a una riduzione drammatica delle riserve d'acqua in molte province dell'isola. Già da mesi sono in atto riduzioni dell'erogazione e turnazioni in vaste aree del territorio regionale, mentre lo stato di emergenza è stato formalmente dichiarato dalla Regione per sei province.
In questo contesto, il Codacons scende in campo per lanciare un appello alla responsabilità collettiva. Francesco Tanasi, Giurista e Segretario Nazionale Codacons, invita cittadini, amministrazioni locali e soggetti privati a sospendere ogni utilizzo non strettamente necessario di acqua potabile, a partire da irrigazione di giardini privati, orti e campi non agricoli, fino al riempimento di piscine residenziali.
“L'acqua potabile – dichiara Tanasi – non è una risorsa illimitata, ma un bene giuridicamente tutelato e costituzionalmente garantito. In un momento di emergenza come questo, è dovere di ciascun cittadino evitare ogni spreco e ogni uso improprio. Il diritto all'acqua si intreccia con il principio di solidarietà sociale, e chi ignora tale contesto arreca un danno collettivo, anche sotto il profilo giuridico.”
Il Codacons ricorda che, in base ai poteri conferiti al Commissario straordinario per l'emergenza idrica, le autorità locali possono già oggi disporre limitazioni e sanzioni in caso di uso non consentito dell'acqua potabile. L'Associazione annuncia inoltre che vigilerà affinché siano sanzionati comportamenti in contrasto con le disposizioni emergenziali, e invita i cittadini a segnalare eventuali situazioni di abuso o spreco.
“Chiediamo alla Regione Siciliana e agli enti locali di attivarsi per vietare formalmente l'utilizzo dell'acqua potabile per fini non essenziali – prosegue Tanasi – e di promuovere una campagna informativa capillare. Occorre inoltre potenziare i controlli e prevedere sanzioni adeguate per i trasgressori. La crisi non può essere affrontata con l'indifferenza di chi, pur consapevole, continua ad agire come se nulla stesse accadendo”.
Il Codacons richiama infine l'urgenza di interventi strutturali sulla rete idrica e segnala il piano regionale da 900 milioni di euro per dissalatori, rifacimento delle reti e recupero degli invasi, essenziali per una gestione sostenibile dell'acqua.
Per segnalare sprechi o utilizzi impropri dell'acqua potabile, i cittadini possono contattare il Codacons all'indirizzo email sportellocodacons@gmail.com o tramite WhatsApp al numero 3715201706.








