Sarà il tribunale di Roma a occuparsi della querela presentata dal sindaco di Gela, Domenico Messinese, nei confronti del giornalista Paolo Liguori, per diffamazione. L'attuale direttore di Tgcom24, in occasione dell'espulsione di Messinese dal M5s avrebbe affermato nel corso di una edizione di" Linea Notte", il tg di Rai3, che il sindaco sarebbe stato cacciato via dal movimento per sospetti collegamenti con personaggi vicini agli ambienti della malavita. Messinese, 53anni, ingegnere, dipendente della Tim, incensurato, originario di Favara (Agrigento), presentò subito querela contro Liguori. Il M5s lo disse pubblicamente decise di disconoscere il suo sindaco per non aver rigettato l'accordo sulla riconversione della raffineria Eni e per non aver ridotto le indennità sue e degli assessori. Liguori è stato così rinviato a giudizio. Ma sin dalle prime battute del processo, il suo avvocato ha presentato eccezione preliminare di incompetenza territoriale del tribunale gelese. Il giudice, Ersilia Guzzetta, accogliendo l'eccezione, ha riconosciuto Roma quale sede giudiziaria competente.








