Anche all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta sarà disponibile la terapia con tossina botulinica per il trattamento delle forme resistenti di emicrania cronica. Si tratta di un approccio innovativo, già validato a livello internazionale, che – insieme agli anticorpi monoclonali anti-CGRP – rappresenta una delle più recenti opzioni terapeutiche contro una patologia che colpisce milioni di persone. A differenza di molti farmaci tradizionali, la tossina botulinica presenta pochi effetti indesiderati, generalmente lievi e transitori, risolvibili in pochi giorni. Una novità non di poco conto, se si considera che nelle province di Caltanissetta, Enna e Agrigento circa 150 mila persone soffrono di cefalea.
In Italia, il 12% della popolazione sviluppa attacchi di emicrania nel corso della vita, e circa il 3% presenta una forma cronica. La prevalenza è maggiore nelle donne (circa il 75%), con un picco tra i 30 e i 50 anni. La terapia con tossina botulinica – la stessa sostanza utilizzata in medicina estetica, ma con finalità e dosaggi completamente diversi – viene eseguita in punti precisi del collo e della testa. A praticare il trattamento sarà il neurologo Domenico Santangelo, responsabile del Centro Cefalee, che fa parte dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia del Sant’Elia, diretta dal primario Michele Vecchio. “Abbiamo già trattato i primi tre pazienti – spiega il dottor Santangelo – e i primi benefici potranno essere evidenti già a un mese dalla seduta iniziale. Il trattamento dura circa dieci minuti e prevede 31-39 microiniezioni in aree specifiche dei muscoli di testa e collo. Gli effetti collaterali sono rarissimi e, qualora si dovessero presentare, sono lievi e temporanei. Questa terapia è indicata per pazienti che non hanno ottenuto risultati con almeno due diverse profilassi farmacologiche tradizionali. La tossina botulinica, somministrata ogni tre mesi, agisce bloccando temporaneamente alcuni segnali di dolore che partono da muscoli e nervi cranici.
Nella pratica clinica, circa la metà dei pazienti sperimenta una riduzione di almeno il 50% della frequenza degli attacchi nella prima seduta, con un miglioramento progressivo dopo le sedute successive. Inoltre, può contribuire a ridurre l’uso di farmaci di profilassi o sintomatici. È una valida alternativa, o un possibile complemento, agli anticorpi monoclonali.” Il dottor Santangelo sottolinea anche l’importanza di non sottovalutare l’emicrania e di rivolgersi al medico già ai primi sintomi. “L’emicrania è una malattia neurologica a tutti gli effetti – precisa – caratterizzata da attacchi ricorrenti di cefalea pulsante e unilaterale, spesso associata a nausea, vomito, fotofobia e fonofobia, con intensità da moderata a severa, con o senza aura. Nei pazienti con aura possono manifestarsi disturbi visivi (lampi di luce, scotomi), sensitivi (parestesie) e, più raramente, altri disturbi neurologici transitori. Se non trattata in modo adeguato, l’emicrania può evolvere in forma cronica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la riconosce come una delle principali cause di disabilità al mondo, con un impatto significativo sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali, sulla produttività lavorativa e sui costi sanitari.” L’Ambulatorio Cefalee dell’ospedale Sant’Elia è attivo ogni mercoledì mattina. Per prenotare una visita è sufficiente contattare il CUP con la ricetta del medico curante.
Emicrania, al Sant’Elia di Caltanissetta arriva la terapia con tossina botulinica: riduce gli attacchi e migliora la qualità della vita

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