«A Caltanissetta sta accadendo qualcosa che non può essere archiviato come una semplice polemica locale: se negli uffici di un ente pubblico si muove stabilmente chi non ha alcun ruolo istituzionale, nessun incarico, nessuna responsabilità formale allora il problema non è “personale”, ma è istituzionale». Così Carmelo Miceli, coordinatore regionale di Progetto Civico Italia, interviene a sostegno della consigliera provinciale e comunale Annalisa Petitto, leader di Area Civica, che nelle ultime ore ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Caltanissetta, una segnalazione al responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza (RPCT) e una interrogazione formale sulla gestione del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta.
«Noi stiamo con Annalisa Petitto – afferma Miceli – perché ha fatto esattamente ciò che una forza civica deve fare quando vede scavalcate le regole: non gira la testa dall'altra parte, non si adegua alle abitudini del Palazzo ma mette tutto nero su bianco e consegna i fatti a chi ha il dovere di controllare. Piaccia o non piaccia a qualcuno, questo si chiama rispettare il mandato che le ha dato la società civile».
Miceli richiama anche le responsabilità politiche a livello regionale: «Il presidente della Regione, Renato Schifani non può far finta di non vedere. Non è un mistero che il presidente del Libero Consorzio Tesauro e il soggetto al centro di questa vicenda siano espressione dell'area di Forza Italia e dell'entourage dell'on. Mancuso. Da mesi, a Caltanissetta, si discute dell'operazione che punta a spendere circa un milione di euro per cinque componenti di staff “di fiducia”, tutti riconducibili allo stesso giro politico. È il momento che Schifani apra gli occhi sui suoi colonnelli, mandi immediatamente gli ispettori o, comunque, prenda in mano il “caso Caltanissetta”, perché ciò che sta accadendo qui è assai discutibile e, ancora più preoccupante, è l'idea che dalla Presidenza della Regione si faccia finta di nulla».
Il coordinatore regionale di Progetto Civico Italia insiste sul punto politico: «A Caltanissetta c'è un pezzo di cittadinanza che ha scelto Annalisa Petitto e Area Civica proprio perché non si rassegna all'illegalità di fatto, alle zone grigie, agli “amici” che entrano e escono dagli uffici come se fossero a casa loro. A quella gente oggi diciamo una cosa semplice: non siete soli. Progetto Civico Italia è in campo anche per difendere l'idea che le istituzioni non siano un salotto né un retrobottega, ma luoghi regolati, trasparenti, verificabili».
«Ora – conclude Miceli – parlino gli atti, parlino i controlli, parlino le verifiche degli organi competenti. Noi continuiamo a fare la nostra parte: sostenere chi, come Annalisa Petitto e Area Civica, si prende la responsabilità di disturbare i manovratori quando le regole vengono piegate alla convenienza di pochi».







