Fiamme a Niscemi: risposta tempestiva italo-americana protegge l’installazione strategica del MUOS
NISCEMI – Lo scorso 24 luglio un vasto incendio ha minacciato una delle aree più delicate e strategiche della provincia di Caltanissetta: la Stazione di Trasmissione Radio Navale (NRTF) di Niscemi e la vicina Riserva Naturale Orientata della Sughereta. In una giornata caratterizzata da caldo intenso e forti raffiche di vento, le fiamme hanno trovato terreno fertile nella vegetazione secca, mettendo a rischio infrastrutture militari e un prezioso patrimonio naturale.
La pronta risposta coordinata delle forze italiane e americane ha dimostrato il valore di una sinergia operativa efficace e ben collaudata. Vigili del Fuoco italiani, Corpo Forestale della Regione Siciliana, il Reparto Antincendi della NAS Sigonella insieme al personale della base militare statunitense hanno lavorato instancabilmente per arginare le fiamme e contenere il pericolo.
Oltre all’utilizzo combinato di mezzi terrestri e aerei per lo spegnimento, il contributo dei marinai della NAS Sigonella è stato determinante. Questi hanno supportato le operazioni non solo combattendo il fuoco, ma anche rimuovendo in modo strategico la vegetazione a rischio e pattugliando le zone più vulnerabili per prevenire nuove fiamme.
«L’azione coordinata e tempestiva ha impedito che l’incendio compromettesse infrastrutture vitali per la sicurezza nazionale e internazionale», ha spiegato il Capo di 2ª classe Phillip Laramie, capo pattuglia della NRTF. Un lavoro che ha visto in prima linea anche gli allievi Christopher Cano e Kevin Zuniga, insieme ai Sottocapi ABH Pacheco Stone e Ben Schoenster, e al personale civile della base, tra cui Sean Hemphill e il capitano Gregory Kassebaum Hunts.
Kash Christopher, capo dei Servizi Antincendio della NAS Sigonella, ha evidenziato le difficoltà incontrate, sottolineando la tenacia del team nel fronteggiare condizioni ambientali avverse: «Il terreno scosceso e i repentini cambi di vento hanno reso l’intervento particolarmente impegnativo, ma la cooperazione è stata la chiave del successo».
Il tempestivo intervento congiunto ha permesso di contenere l’incendio senza che questo interessasse infrastrutture critiche o arrecasse danni significativi all’ecosistema della Sughereta. Nei giorni successivi i nuovi focolai sono stati immediatamente affrontati con la stessa prontezza, confermando l’efficacia della collaborazione italo-americana.
Questo episodio sottolinea come la NAS Sigonella non sia solo una base di rilevanza strategica militare, ma anche un presidio prezioso per la sicurezza e la tutela del territorio e delle comunità locali, grazie a una costante e proficua integrazione tra forze italiane e statunitensi.








