Silvana Saguto, l’ex presidente della sezione Misure di Prevenzione di Palermo, prima che scattasse l’indagine a suo carico frequentava i negozi più prestigiosi e i ristoranti più rinomati di Palermo e provincia. A riferirlo è stato Achille De Martino, un poliziotto che faceva parte della scorta del giudice Saguto nell’ambito del processo che si sta celebrando a Caltanissetta nei suoi confronti e di altri 14 imputati accusati di aver gestito in maniera “allegra” i beni sequestrati alla mafia. De Martino fece parte della scorta assegnata alla Saguto dall’ottobre 2004 al settembre 2016. “Il giudice Saguto – ha dichiarato il teste – aveva un tenore di vita piuttosto alto. Frequentava i ristoranti più importanti di Palermo e provincia come il “By by Blues, a Bagheria “I Pupi”, l’”Antica Filanda” a Galati Mamertino e tanti altri. Era solita frequentare anche negozi griffati come Aricò in via Marchese Ugo a Palermo, Hermès, Gucci, Louis Vuitton. Quando si recava a casa di amici era solita comprare delle torte nelle migliori pasticcerie di Palermo, come per esempio Costa. Dopo il 9 settembre 2015, quando scattarono le prime perquisizioni il suo stile di vita cambiò radicalmente. Ci fu un calo delle spese e non era stata ancora sospesa”. Il poliziotto ha anche parlato dello stile di vita del figlio più piccolo di Silvana Saguto, Elio che andò a studiare Medicina prima all’Università di Varese e poi a Roma dove viveva in un residence costoso. Senza aver concluso gli studi, rientrò a Palermo e si trasferì in una villetta a Mondello e iniziò a frequentare dei corsi per cuochi. “Dopo l’inizio dell’inchiesta, ritornò a vivere nella casa della madre”, ha aggiunto il teste.







