C'è grande attesa a Caltanissetta per la sfida di domenica, allo stadio Tomaselli dove, alle 15, la Nissa scenderà in campo contro il blasonato Savoia. E blasonato questa volta non è un modo di dire visto che la squadra di Torre Annunziata, presieduta da Arcangelo Sessa, è di proprietà del principe Emanuele Filiberto di Savoia, il quale riveste il ruolo di presidente onorario. Già da qualche giorno in vista della partita, in cui le due squadre, a un solo punto di distanza, si giocano il primo posto in classifica, i tifosi di Caltanissetta hanno fatto partire la loro controfensiva con il sorriso: “Abbasso il Re!”, recitano gli sfottò che circolano in rete. Un motto che, più che un atto di ribellione, è una dichiarazione d’amore verso la Nissa, la squadra del cuore rinata grazie all’ambizione e alla passione dell’imprenditore Luca Giovannone. Quest'ultimo, alla guida della Nissa dal 2023, ha un obiettivo ben chiaro: riportare i biancoscudati tra i professionisti. Dall'altra parte c'è il Savoia, un club che di storia ne ha da vendere: fondato nel 1908, un passato tra Serie B e Serie C, e un nome che riecheggia i fasti di un’Italia in bianco e nero. La Nissa, dal canto suo, è il volto più genuino del calcio siciliano: cuore, appartenenza e quella passione che riempiva lo stadio negli anni ’80, quando sfidava Messina e Palermo tra i professionisti. Ora quel fervore sembra tornato, con la città che, sempre di più, si stringe attorno alla squadra come ai tempi d’oro. In questi mesi è stato anche fondato un club ufficiale, intitolato al maestro Raffaele Ammendola, e presieduto da Sergio Iacona, che ha l'obiettivo di risvegliare tra i nisseni orgoglio e identità. E sembra anche che i soci stiano riuscendo nel loro intento visto che la sede, in occasione delle partite in trasferta e grazie alla proiezione delle dirette, è sempre più affollata. Ma tornando alla partita di domenica, quando sul campo sarà battaglia vera, sorge spontaneo un confronto tra Emanuele Filberto e Luca Giovannone. Da un lato il principe, dall’altro l’imprenditore. Due mondi lontani, due modi diversi di intendere il calcio ma, come dicevamo, un unico obiettivo: la promozione in Serie C. Domenica al “Tomaselli” andrà in scena non solo una partita, ma un confronto di stili, visioni e ambizioni. Emanuele Filiberto di Savoia, erede di una delle famiglie più antiche d’Europa, ha scelto il calcio per raccontare una nuova pagina della sua storia. Proprietario del Savoia, squadra storica di Torre Annunziata, tramite la sua sua società “Casa Reale Holding”, il Principe unisce il fascino del nome alla voglia di costruire qualcosa di concreto. Una scommessa regale, tra tradizione e modernità, che parla a una piazza dal tifo caldo e orgoglioso. Pare però che domenica non potrà essere presente in città per impegni pregressi. A sfidarlo, c’è Luca Giovannone, imprenditore frusinate con i piedi ben piantati per terra e che è riuscito a portare l'entusiasmo in città. Amatissimo dai tifosi, col suo modo di fare, riesce a trasmettere entusiasmo e grande carica anche quando la squadra va male. Così come, più volte, è riuscito a mediare dissapori e contrasti. Alla presidenza della squadra dal 2023, è riuscito a riportare entusiasmo e professionalità, trasformando un progetto locale in una realtà ambiziosa. Due percorsi opposti, dunque, ma la stessa fame di vittoria. Se Emanuele Filiberto rappresenta il fascino della nobiltà che incontra il pallone, Giovannone incarna il sogno imprenditoriale che si fa passione popolare. In mezzo, un campo verde, ventidue uomini e una città, Caltanissetta, che si prepara a scrivere un’altra pagina di sport e orgoglio. E chissà, domenica sera, chi avrà il sorriso più largo tra il principe e l'imprenditore.








