C’è anche un nisseno tra i 194 indagati nel maxi blitz della Dda di Messina contro la mafia dei Nebrodi e gli illeciti proventi delle erogazioni pubbliche in agricoltura da parte dell’Agea. Si tratta di Rosario Anzalone, accusato di truffa aggravata e falsità ideologica in concorso, con l’aggravante “di avere agito avvalendosi delle condizioni ed al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata dei Batanesi”. La ditta di Anzalone avrebbe percepito 92mila euro di erogazioni pubbliche dell’Agea per la campagna 2017. Le accuse sono contestate al 25enne nisseno in concorso con Antonino Agostino Marino, Alessandra Sciuto e Vincenzo Ceraulo, quest’ultimo consigliere comunale di Randazzo adesso sospeso dal prefetto. Per l'imprenditore, difeso dall'avvocato Massimiliano Bellini, è scattata una denuncia a piede libero, mentre l'azienda è stata sequestrata. L'interrogatorio davanti al gip è fissato per il 22 gennaio.








