Brutta sconfitta della Nissa nella trasferta a Barcellona sul terreno della Igea Virtus. Al triplice fischio finale il punteggio di 3-2 regala la vittoria e la testa della classifica ai messinesi. Eppure la partita era iniziata bene per la Nissa grazie alla rete iniziale di Terranova autore, al decimo minuto, di un bel colpo di testa. Ma la squadra di casa al ventesimo pareggiava grazie ad un calcio di rigore, ai più apparso inesistente, trasformato dall'ex Samake. Oltretutto sull'azione che ha portato al rigore non è stato fischiato un netto fallo su Silvestri. Dopo avere subito il pareggio la squadra biancoscudata è apparsa incapace di reagire e di costruire convincenti trame di gioco. In realtà anche i padroni di casa non hanno creato grandi occasioni ma all'ultimo secondo del primo tempo trovano il gol del vantaggio grazie ad uno straordinario tiro da fuori area di Calafiore. Nel secondo tempo, nonostante i numerosi cambi effettuati dal mister Di Napoli, la situazione non cambia con una Nissa mai realmente pericolosa. Così nel finale Samake, grazie ad un errore del portiere nisseno, firma la rocambolesca rete del 3-1. Irrilevante la rete su rigore di Diaz in pieno recupero che rende il passivo meno pesante. Da segnalare un arbitraggio davvero inadeguato che ha graziato i padroni di casa in diverse occasioni non estraendo dei sacrosanti cartellini gialli e consentendo stucchevoli perdite di tempo. Da rivedere anche un salvataggio del portiere nisseno apparso ad alcuni dentro la porta. Le discutibili decisioni del direttore di gara hanno innervosito l'allenatore nisseno che, dopo essere stato ammonito, è stato espulso. In tutta onestà non si può comunque attribuire agli errori arbitrali la causa della sconfitta della Nissa. L'undici nisseno infatti non ha mostrato alcuna trama di gioco e non è quasi mai apparso pericoloso. Oltretutto l'Igea Virtus ha disputato la sua onesta partita ma non è sembrata una squadra irresistibile. La prova di maturità della Nissa dunque non è arrivata e la mancanza di continuità è certamente un segnale preoccupante. Ma soprattutto desta perplessità il modo di tenere il campo della squadra biancoscudata che, pur ricca di giocatori di qualità e di provata esperienza, non scende in campo dando la sensazione di credere nei propri mezzi. Ad oggi sono pochissime le prestazioni convincenti sotto il profilo del gioco e della personalità. Le vittorie ottenute sembrano più frutto della indubbia qualità dei singoli che di una organizzazione collettiva. Tacere sulle perplessità che certe prestazioni hanno suscitato ci sembra un errore e soprattutto un torto nei confronti del Presidente Giovannone che non ha certo fatto mancare tutte le condizioni per creare una realtà vincente. Siamo convinti che i sacrifici e la passione dell'artefice della rinascita del calcio nisseno meritino di più. Ad oggi il campo sta dando delle risposte ambigue. Il campionato appare fortemente equilibrato e non ha ancora un padrone e tutto è ancora possibile. Ma la mancata crescita delle prestazioni preoccupa. Speriamo in un pronto riscatto domenica prossima quando al Tomaselli sarà ospite un agguerrito e blasonato Messina.
Rombo di tuono
Nissa, la prova di maturità non arriva: dopo la sconfitta con l’Igea Virtus serve un cambio di passo

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