Calogero Sola e Giuseppa Messina, per tutti Pina, hanno tagliato un traguardo che oggi appare straordinario: sessant’anni di matrimonio. Una storia iniziata nel 1965 a Mussomeli e proseguita con la concretezza di chi ha messo il bene della famiglia davanti a tutto. Il loro percorso è lo specchio di una generazione che non ha avuto paura della fatica. Calogero, prima del matrimonio, ha affrontato anni di sacrifici lavorando all'estero, per poi stabilizzarsi alla FIAT di Torino. È con questa base solida che nel 1965, dopo 6 anni di fidanzamento, è tornato nella chiesa di Sant’Enrico a Mussomeli per sposare la sua Pina, allora ventiduenne. Insieme hanno vissuto a Torino per un po' di tempo, prima di decidere di rientrare in Sicilia e stabilirsi a Caltanissetta, pur restando sempre legati alle radici di Mussomeli, dove tutto era cominciato quando avevano solo sedici anni lei e venti anni lui. Il loro progetto di vita si è concentrato soprattutto sulla crescita delle tre figlie: Carla, Patrizia e Veronica. Calogero e Pina hanno insistito con forza affinché studiassero e si realizzassero, trasmettendo loro il valore dell’indipendenza e del rigore morale. Oggi quella stessa determinazione si riflette in una famiglia che si è allargata fino a contare cinque nipoti e un gruppo affiatato di generi e compagni. In sessant’anni di matrimonio le sfide non sono mancate: le difficoltà del lavoro lontano da casa, i problemi di salute legati all'età e i momenti complessi che ogni lungo cammino comporta. Eppure, la loro unione non ha dato segni di cedimento. Nonostante gli acciacchi e il tempo che passa, sono rimasti il punto di riferimento fermo per figli e nipoti, trasformando la loro casa in un luogo di ritrovo dove regnano i valori e l'affetto reciproco. Una ricorrenza, questa delle Nozze di Diamante, che celebra non solo un anniversario, ma la tenacia di una coppia che ha saputo resistere a tutto, restando sempre dalla stessa parte. Sessant'anni dopo, la loro casa rimane quello che è sempre stata: il centro di gravità della famiglia e il porto sicuro in cui, nonostante tutto, è sempre possibile sentirsi a casa.







