Non va oltre il pareggio la Nissa al suo esordio in campionato contro la matricola Milazzo. Risultato finale di 1-1 e grandi rimpianti per i primi punti persi in casa. Primo tempo con costante superiorità dei biancoscudati che hanno esercitato un dominio sterile e sono stati puniti alla prima occasione del Milazzo. È stato Scolaro al 39′ ad approfittare di una distrazione difensiva dei padroni di casa. Nella ripresa la Nissa cresce e raggiunge il pareggio al 56′ grazie ad un calcio di rigore procurato e trasformato da Diaz. In occasione del pareggio viene espulso un giocatore del Milazzo che resta in dieci. La Nissa però non riesce ad approfittare della superiorità numerica e nonostante alcune clamorose occasioni da gol deve accontentarsi del pareggio. Un risultato certamente difficile da accettare per i tifosi e per la società che tanto ha investito per creare una squadra competitiva. Ovviamente non bisogna fare drammi trattandosi soltanto della prima giornata di campionato di una squadra quasi totalmente rinnovata e che deve certamente gradualmente trovare un'intesa e una filosofia di gioco. Tuttavia non mancano le perplessità e gli interrogativi. Se la caratura tecnica di molti giocatori non sembra discutibile nel complesso la squadra appare lenta, compassata, prevedibile, predisposta ad un gioco orizzontale con frequenti ripartenze dal basso che sfociano in cross che al momento nessuno riesce a concretizzare. Preoccupa molto la mancanza di intensità e di cattiveria agonistica. È vero che il calcio è imprevedibile e che il campo può sovvertire ogni pronostico ma è difficile da accettare che una squadra costruita per lottare al vertice, e composta da giocatori affermati e di qualità, non riesca a battere in casa una matricola, ben meno dotata tecnicamente, in dieci per quasi tutto il secondo tempo. Il pubblico al momento ha mostrato grande maturità e pazienza perfino applaudendo i giocatori a fine partita. Ci vogliamo associare a tale atteggiamento e attendere le prossime partite per giudicare meglio. È chiaro tuttavia che il presidente Giovannone, che tanto ha fatto, e i tifosi meritano che tra qualche giornata si facciano delle analisi più approfondite per capire se tutto è stato fatto nel modo migliore. I mezzi a disposizione sono stati decisamente rilevanti e non lottare per la vittoria finale sarebbe un grave fallimento. Non vogliamo neanche pensare ad un brusco risveglio che uccida i sogni estivi di una intera tifoseria. Guardiamo con fiducia alle prossime difficilissime trasferte dalle quali arriveranno indicazioni già molto importanti.
Rombo di tuono
Partenza in sordina per la Nissa che pareggia con la matricola Milazzo: grandi premesse ma la squadra appare lenta e compassata

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