Oggi voglio fare una descrizione semplice e chiara di come ci si sente quando si soffre di esaurimento psicologico e fisico, una condizione che spesso porta all'isolamento e alla mancanza di energia. Quando si è in uno stato di esaurimento psicologico e fisico, la persona si sente come se le sue “batterie” fossero completamente scariche, e non bastano un paio d'ore di riposo per ricaricarle. È una stanchezza profonda che non scompare. A livello fisico, si può provare spossatezza costante: ci si sente stanchi e privi di energia, anche appena svegli.
Le attività più semplici, come fare le scale o la spesa, sembrano montagne insormontabili. È comune avere mal di testa, dolori muscolari, o problemi allo stomaco, come se il corpo stesse protestando contro lo sforzo prolungato. Anche se il soggetto si dorme per molte ore, ci si sveglia con la sensazione di non aver riposato affatto. A livello psicologico ed emotivo, la condizione è ancora più complessa: la persona sente un forte desiderio di isolarsi. L'idea di dover interagire con gli altri, di dover conversare o essere presente per qualcuno, diventa un peso enorme. Si preferisce stare da soli perché non si ha l'energia emotiva per “donarsi” agli altri.
La persona perde l'interesse per tutto ciò che prima dava piacere, come hobby, sport o uscite con gli amici. Ogni impegno, piccolo o grande, sembra inutile e troppo faticoso. La mente è stanca, e diventa più difficile controllare le emozioni. Si tende a essere più nervosi, irritabili o tristi. Si ha la sensazione che nulla andrà per il verso giusto e che non ci sia via d'uscita. La sua mente è annebbiata. È difficile concentrarsi sul lavoro o su qualsiasi attività che richieda uno sforzo mentale. Anche leggere un libro o guardare un film diventa un'impresa. Il soggetto vive una profonda sensazione di svuotamento, dove ogni piccola richiesta, sia essa fisica o emotiva, sembra impossibile da soddisfare. La voglia di ritirarsi in sé stessi non è un capriccio, ma il bisogno disperato di proteggere l'ultima briciola di energia rimasta.
Maria Giusi Cannio, psicologa e psicoterapeuta








