L'Istituto Comprensivo “G. Carducci” di San Cataldo, diretto dal prof. Salvatore Parenti, una delle scuole del “Polo artistico”, ha trasformato i propri ambienti in un luogo di memoria e riflessione, inaugurando, lo scorso 25 novembre 2025, una vetrina educativa dedicata alle vittime di femminicidio e di violenza di genere. La Scuola, da anni impegnata nella didattica laboratoriale e nella promozione delle arti visive, ha messo a sistema competenze creative e sensibilità civica per un progetto che unisce estetica e coscienza sociale.
Attraverso piccoli manufatti in rame, opere in tela e incisioni pirografate, gli studenti e i docenti hanno trasformato il dolore in segno, la memoria in immagine, la denuncia in bellezza. Ogni manufatto è un simbolo: il rame, resistente e luminoso, richiama la forza delle donne; la tela, fragile e preziosa, racconta la loro vulnerabilità; le incisioni, indelebili, ci ricordano che le cicatrici della violenza non si cancellano, ma possono diventare tracce di rinascita.
«Come polo artistico, sentiamo la responsabilità di educare al linguaggio delle immagini e alla cittadinanza attiva», ha dichiarato il dirigente scolastico Salvatore Parenti, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, sottolineando come laboratori creativi, atelier e percorsi interdisciplinari rendano la Scuola un presidio culturale ed educativo aperto alla comunità. I manufatti realizzati dagli studenti saranno esposti nelle vetrine della Città di San Cataldo.
La “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” si è conclusa nell'aula magna dell'Istituto “Carducci” con gli interventi delle autorità cittadine, tra cui l'assessore Michele Giarratano e la vicesindaco dott.ssa Marianna Guttilla. Essi hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa e ribadito l'impegno dell'Amministrazione comunale di San Cataldo nel sostenere, con la Scuola, percorsi di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza di genere. La loro presenza ha confermato il valore istituzionale dell'evento e la centralità della Scuola come luogo generatore di coscienza civile








