Vittoria di misura per la Nissa sul Messina. La squadra biancoscudata, grazie ad una rete realizzata al quarto minuto da Terranova, piega il blasonato avversario e si colloca al terzo posto in classifica. Una vittoria meritata e preziosa ottenuta con il minimo sforzo. L'undici caro al presidente Giovannone infatti ha gestito il fulmineo vantaggio con mestiere e sagacia mantenendo un costante predominio territoriale e non correndo alcun vero pericolo. L'aspetto positivo della vittoria odierna, oltre al fatto che consente di rimanere nella zona alta della classifica, sta nella manovra ordinata messa in mostra e dalla creazione di numerose occasioni da gol. Quello da migliorare invece consiste nell'incapacità di chiudere le partite e gestirle con minore affanno. Il Messina infatti, a prescindere dai tanti punti conquistati sul campo, non è sembrato irresistibile e una squadra che ambisce alla vittoria finale queste partite dovrebbe chiuderle prima. Ma anche questo aspetto può essere letto in chiave positiva in quanto dimostra che ci sono ancora ampi margini di miglioramento. In tal senso vanno segnalate due note positive costituite dalla progressiva crescita del rendimento di Terranova e dal rientro di Kragl che nel finale ha lasciato intravedere qualche sprazzo della sua classe. Il tedesco può certamente fare la differenza e un suo rendimento costante e in linea con le sue potenzialità può divenire un'arma letale quando il campionato entrerà nel vivo. Ancora fuori forma appare Diaz che al momento non sta ripetendo le prodezze della scorsa stagione. Note positive provengono anche dalla solidità difensiva e dal centrocampo. Nella gara odierna mister Di Napoli ha scontato la prima delle quattro giornate di squalifica osservando la partita dalla tribuna dalla quale si sentiva soffrire e partecipare alla fatica dei suoi uomini in campo. La sfida si è giocata in un clima di grande amicizia e cordialità. I numerosi e colorati tifosi messinesi hanno rivolto un affettuoso saluto alla città di Caltanissetta ricambiati da tutta la tifoseria locale. Un pomeriggio di sport e di festa dunque che è contemporaneamente un punto di arrivo, costituito dal giocare nello stadio nisseno partite contro avversari blasonati e prestigiosi, e uno di partenza perché consente di alimentare il sogno del presidente Giovannone e di tutti i tifosi nisseni. Adesso testa rivolta alla prossima trasferta a Palermo per cercare quella continuità che è mancata fino ad ora e guadagnare grinta e autostima.
Rombo di tuono
Terranova firma la vittoria: la Nissa piega il Messina e vola al terzo posto

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