Diffusione, cessione e detenzione di immagini video e foto pedopornografiche. Con questa accusa la polizia ha arrestato due persone a Palermo, denunciandone altre cinque: una residente nel capoluogo siciliano, le altre quattro tra Caltanissetta, Agrigento e Catania.
Gli indagati, di età compresa tra 41 e 68 anni, avevano migliaia di file audio e video che documentano abusi sessuali commessi su minori.
L’operazione, condotta dal centro operativo per la sicurezza cibernetica Sicilia Occidentale costituisce la seconda tranche dell’indagine Parabantes, partita a marzo 2025. Le indagini, svolte in collaborazione con il Cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del servizio polizia postale) sono state coordinate dalla Procura di Palermo «e hanno permesso di individuare altre persone dedite alla diffusione in rete di contenuti pedopornografici, nonché allo scambio di immagini e video di violenze sessuali subite da minori, anche piccolissimi», si legge in una nota.
Tutto il materiale è stato sequestrato ed è al vaglio dei magistrati e della polizia postale. L’inchiesta punta anche a ricostruire e svelare rete dei contatti delle persone coinvolte e l’identificazione delle vittime.







