Prima dell'inizio degli impegni ufficiali della Nissa si impone una riflessione di carattere generale con riguardo al presidente Giovannone, i suoi meriti, le conseguenze della sua attività e le prospettive che essa apre alla città. Non è un'esagerazione riconoscere nella Nissa uno dei pochi segnali positivi e di speranza per la nostra città. Occorre ricordare che prima del suo intervento la maggiore squadra cittadina galleggiava nella mediocrità più assoluta, superata nelle graduatorie provinciali da Gela, San Cataldo, Mussomeli e Serradifalco, seguita da poche decine di spettatori in uno stadio glorioso ma vecchio e fatiscente, polveroso d'estate, ridotto ad acquitrinio alla prima pioggia. Non sono mancati presidenti volenterosi e capaci negli ultimi anni ma la loro meritoria azione si è scontrata con la dura realtà del calcio odierno.
Per emergere e coltivare ambizioni occorrono capitali, visione e capacità manageriali, proprio ciò che ha portato nel calcio nisseno il visionario imprenditore frusinate. Per cogliere pienamente la portata della svolta segnata dal suo avvento non va omesso di considerare che è tutto lo sport nisseno a vivere da decenni in un limbo mediocre privo di acuti. La Nissa di Giovannone ha vinto il campionato di Eccellenza al primo anno, collezionando una serie di record. Al primo anno di serie D ha ottenuto un prestigioso sesto posto disputando un ottimo torneo. Quest'anno è stata allestita una corazzata, con una miscela di giovani promettenti ed esperti veterani di prima fascia, allenata da un allenatore preparato, esperto, vincente. La squadra nissena si è contraddistinta per la correttezza nei rapporti lavorativi ed economici.
Oggi i migliori giocatori fanno la fila per venire a giocare nella Nissa grazie alla rinomata e inusuale correttezza e puntualità nei pagamenti. La dirigenza si contraddistingue per signorilità ed ospitalità e negli ultimi mesi sono stati fatti grandi passi avanti sulla strada del professionismo. La prima squadra è la punta di diamante di un movimento calcistico più vasto che guarda al futuro. È stato infatti creato un prezioso e imponente settore giovanile, con scuola calcio, guidato da tecnici preparati e attenti in primo luogo alla formazione educativa dei ragazzi. Un lavoro che ha già cominciato a dare i suoi frutti con prestigiose vittorie in diversi tornei. Una vera rivoluzione virtuosa che ha ripopolato lo stadio Tomaselli rendendolo un luogo allegro e identitario in cui le famiglie nissene si divertono e spesso assaporano il gusto della vittoria. Una nuova vita che induce ad ulteriori miglioramenti che tornerebbero a rendere appetibile il nostro stadio per il calcio nazionale.
Tutto ciò costituisce un fenomeno che va oltre il calcio giocato e può avere ricadute positive di carattere generale. In primo luogo perché le vittorie sportive oggi godono di una grande risonanza mediatica. Nel nostro caso si tratta di una narrazione positiva che ribalta gli ultimi posti ingiustamente assegnati a Caltanissetta in molte graduatorie nazionali. E in proposito va segnalato come da due anni il presidente Giovannone porti nel mondo la Nissa e Caltanissetta cercando sinergie imprenditoriali. Inoltre le vittorie stimolano l'orgoglio, il senso di appartenenza, l'identità cittadina, cose di cui abbiamo un disperato bisogno. Noi riteniamo che vi siano tutte le condizioni affinché la nostra città possa raggiungere traguardi davvero prima impensabili. Da tale punto di vista un fattore di grande importanza è la centralità della nostra città, un valore di cui molti politici locali non si accorgono da decenni e che un imprenditore illuminato ha colto in pieno. Tutto ciò impone alla comunità nissena di sostenere in ogni modo possibile l'azione del presidente e credo che chi non lo capisce, dirottando risorse in altre direzioni, compie un grave errore di valutazione. Anche di questo parleremo meglio in futuro. Intanto prepariamoci ad una stagione avvincente che ci vedrà tra i protagonisti.
Rombo di tuono









Luca Giovannone Santo subiito♥️😁
Forza Nissa