La Nissa fa suo un derby teso e combattuto grazie ad una prova di forza. Su tutto ha dominato l'assenza dei tifosi ospiti che ha finito col privare la quasi stracittadina di una componente fondamentale del clima che caratterizza sfide del genere. I nisseni hanno sostenuto calorosamente i propri calciatori e la curva ha tifato incessantemente, ma se a ciò si fosse aggiunto il pepe fornito dalla presenza degli altrettanto calorosi tifosi verdeamaranto sarebbe stato ben diverso. La partita è stata combattuta e agonisticamente intensa ma non ha offerto giocate spettacolari. I biancoscudati hanno conquistato la vittoria grazie alle due reti realizzate nel primo tempo sugli sviluppi di due calci dalla bandierina. Al nono minuto è stato Diaz ad ottenere il vantaggio. Alla mezz'ora è arrivato il raddoppio grazie ad un poderoso colpo di testa di Terranova. Doppio vantaggio meritato grazie ad un primo tempo di sostanza in cui i biancoscudati non hanno corso pericoli e hanno mostrato una buona aggressività. Nella ripresa la musica è stata diversa con una Sancataldese più intraprendente anche se poco incisiva. La Nissa ha avuto il torto di non continuare a tenere le redini del gioco e di sprecare in maniera davvero maldestra le occasioni in contropiede. Così grazie ad una rete di Castro all'ultimo minuto del tempo regolamentare gli ospiti hanno riaperto la partita. Sono stati minuti finali convulsi, tesi, maschi in cui i verdeamaranto hanno messo paura alla Nissa che dal canto suo è sembrata soffrire eccessivamente la sindrome da gol in zona Cesarini che già nello scorso campionato soffocò in gola l'urlo di esultanza per la vittoria sfumata sul finire. Hanno destato perplessità alcune palle spazzate via “alla viva il parroco” da parte di giocatori di esperienza dai quali ci si aspetta maggiore calma e freddezza nei momenti cruciali. Il triplice fischio è stata una liberazione che ha consegnato alla squadra del presidente Giovannone una vittoria di importanza davvero straordinaria. Grazie alla sconfitta del Savoia e al pareggio della Igea Virtus la vetta è a portata di mano. È vero che ciò che conta è la vittoria ma riteniamo che dalla indubbia caratura dei titolari e anche delle riserve ci si aspetta un'ulteriore salto di qualità che consenta di approfittare di una occasione davvero unica. Sarebbe ipocrita e anche autolesionistico negare l'assenza di una organizzazione di gioco che sia un valore aggiunto rispetto alla qualità dei singoli. La sensazione è che certe partite si vincano di forza grazie alla solidità difensiva e alla superiorità tecnica dell'organico. Può essere un'ottima notizia perché se la Nissa è ad un passo dalla vetta dopo un cammino ancora altalenante ci sono valide ragioni per sperare che quando migliorerà l'intesa tra calciatori che giocano insieme da poco questa squadra potrà volare. Dal canto suo la Sancataldese ha destato una buona impressione disputando una partita ordinata e combattiva e merita i nostri complimenti. La speranza è che la Nissa possa vincere il campionato e la Sancataldese salvarsi con tranquillità. Ma soprattutto ci auguriamo che la giornata del derby venga restituita ai tifosi delle due comunità e che possa tornare ad essere un'occasione di mobilitazione e di festa.
Rombo di tuono
Diaz e Terranova su calcio d’angolo regalano la vittoria alla Nissa: i biancoscudati conquistano il derby e volano ad un passo dalla vetta

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