Lealtà e trasparenza nei confronti della città.
Nell’aula del Consiglio Comunale di Caltanissetta non sono previsti scranni per “color che son sospesi” che trovano posto solo nell’Inferno di Dante ( II e IV canto).
E’ con questo incipit che Annalisa Petitto, a nome dei colleghi di opposizione presenti in aula Felice Dierna, Calogero Palermo, Armando Turturici, Carlo Vagginelli e Roberto Gambino, ha chiesto ai consiglieri di Orgoglio Nisseno, Vincenzo Cancelleri e Luigi Bellavia, di dichiarare ufficialmente il loro posizionamento politico nei confronti dell’amministrazione guidata dal Sindaco Tesauro.
Le dichiarazioni stampa di Giancarlo Cancelleri, ormai l’unico leader a cui rispondono il fratello Vincenzo e Luigi Bellavia, ha rivendicato la poltrona di assessore per Salvatore Licata a fronte del voto dei due consiglieri comunali al sindaco Tesauro quale presidente della provincia.
Peccato che il consigliere fratello Vincenzo Cancelleri, investito dalla richiesta di dichiararsi, abbia detto “ad oggi siamo seduti in opposizione” intendendo “ad oggi non abbiamo la poltrona in giunta, quando l’avremo andremo in maggioranza”
L'attendismo del gruppo di Orgoglio nisseno, peraltro, fa il paio con il silenzio del Sindaco Tesauro, che avrebbe il dovere di spiegare se il perimetro della sua maggioranza è cambiato, se intende procedere ad un rimpasto della sua Giunta, se il rapporto con alcune forze politiche che hanno contribuito alla sua elezione si è interrotto e – soprattutto – se tutto ciò sta accadendo per ragioni di natura politica e programmatica.
Ma davvero si può rivestire un ruolo istituzionale e di rappresentanza con l’unica logica del baratto? Davvero si può decidere di sostenere una azione politica e amministrativa di un sindaco e di una compagine politica, peraltro avversato fino allo stremo in campagna elettorale rivestendo ruoli di primissimo piano nella coalizione avversa, solo in relazione ad una poltrona ben retribuita?
Delle due l’una, o un Sindaco e la sua maggioranza si sostengono nella sua azione, eventualmente anche in corso d’opera, e a prescindere dalla poltrona in giunta, o le si fa opposizione.
“Ad oggi” i due consiglieri siedono ancora tra i banchi dell’opposizione ma di fatto siedono nel Limbo dantesco, e le dimissioni del consigliere Cancelleri da componente della FUA, eletto in quota opposizione, ne è la prova provata.
A giorni però vedremo il Soccorso a sirene ancora più spiegate del buon Giancarlo Cancelleri che caricherà nella sua autoambulanza il fratello Vincenzo ed il suo collega Bellavia, Orgoglio Nisseno e l’ex suo leader Salvatore Licata, li collocherà nella maggioranza del sindaco Tesauro con una poltrona, chiesta e barattata a furor di stampa.
E dopo il girone dantesco di “ color che son sospesi “ la città potrà assistere alla rappresentazione biblica di Giuseppe, venduto dai fratelli o meglio, nel caso di specie, dal fratello, episodio che nel primo libro della Bibbia, la Genesi, marchia l’uomo come un traditore.
Attendiamo con trepidazione che il baratto si perfezioni e che ciascuno sieda in consiglio al proprio posto con lealtà e trasparenza.
Attendiamo che il consigliere Vincenzo Cancelleri, a fronte della svendita politica maldestra per mano del fratello, possa mutare quel “ad oggi in opposizione “in “ da oggi in maggioranza”.
I consiglieri comunali di opposizione
Annalisa Petitto
Felice Dierna
Calogero Palermo
Armando Turturici
Carlo Vagginelli
Roberto Gambino
Caltanissetta, l’opposizione ai consiglieri comunali Cancelleri e Bellavia: “Adesso basta, diteci qual è la vostra posizione nei confronti della giunta Tesauro”

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Tutto ciò lascia amaro in bocca e tristezza nel cuore, poichè la vera Politica (non a caso in maiuscolo) quella che un tempo, fatta da grandi personaggi, era al servizio del cittadino elettore e dei bisogni del relativo territorio, oggi è ridotta a politichetta affaristica, praticata da soggetti senza senso di appartenenza, senza alcuna ideologia se non quella della gestione privatistica, senza dignità e rispetto verso quelle persone che, votandoli, avevano creduto in loro.
Con l’aggravante di fare leva sulla dismemoria dei votanti e sul disinteresse di costoro. Del resto non v’è meraviglia alcuna, tutto cominciò e si affermò nel 1994, allorquando si compravano deputati per far cadere governi e si passava, siccome novelli Tarzan, da un partito all’altro o al gruppo misto in dispregio del credulone votante, o, ancor più grave, si assisteva all’ancoraggio alla poltrona di taluni figuri che, nonostante condanne passate in giudicato, rimaneva a decidere delle nostre sorti, grazie all’impunità parlamentare.
Quindi non ci si può meravigliare, se un Cancelleri, con un passato politico zero, sale prima sul carrozzone grillino, per poi passare a Forza Italia, e oggi ad un movimentucolo tutto da decifrare. E’ nella normalità delle cose, ormai la gente non fa più caso, ma la l’aspetto più grave non ci si indigna più. Penso sia più apprezzabile il comportamento dell’illustre sorella che – dopo la scintillante e proficua esperienza decennale al Parlamento – si è data ad altro.
Del resto anche a più alti livelli nazionali ed internazionali assistiamo a cose ben peggiori, quindi va bene così…personalmente mi preoccupo del giudizio che i nostri figli e nipoti esprimeranno su di noi in ordine al tipo di società degradata che stiamo loro lasciando.